“Dal libro allo schermo” organizzato da ITTV fruibile durante Fest Il Festival delle Serie TV

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     “La visione in streaming permette il ritorno a una visione collettiva e familiare del prodotto”

    Così Andrea Scrosati, COO Fremantle durante il panel 

    “Dal libro allo schermo” organizzato da ITTV The Italian Tv Festival 

    e fruibile durante FeST- Il Festival delle Serie Tv

    “L’innovazione va sempre avanti, non la puoi fermare, sarebbe come fermare l’acqua con le mani”. Andrea Scrosati, COO di Fremantle, nel suo intervento al panel “Dal libro allo schermo” organizzato da ITTV Festival di Los Angeles, un hub di idee e progetti ideato da Good Girls Planet fondato da Valentina Martelli (CEO), Cristina Scognamillo e Francesca Scorcucchi. ITTV torna a Los Angeles dal 30 ottobre al 2 novembre.

    Il panel, presentato a Venezia durante la Mostra del Cinema sarà fruibile durante FeST il Festival delle serie Tv che si terrà a Milano dal 24 al 26 settembre. ITTV e FeST hanno infatti siglato una partnership con l’obiettivo di costruire un ponte, tra Milano e Los Angeles, utile a promuovere la serialità italiana nel mercato globale.

    “E’ finalmente cambiato un modello di business che avrebbe dovuto evolversi già parecchio tempo fa e che invece pareva inossidabile. – ha sottolineato Scrosati -. Prima del Covid un titolo usciva in sala, poi in dvd, payperview e dopo due anni arrivava sulla Rai. Tutto ridicolo perché i nostri figli lo guardavano immediatamente sul computer. Tutti oggi si lamentano della crisi del cinema, io credo all’opposto che sia un momento di straordinarie opportunità. Inoltre, se fino a poco tempo fa la visione in streaming era individuale ora si assiste a un ritorno a una visione collettiva, familiare del prodotto”.

    Sul tema del panel, dal libro allo schermo, sono intervenuti Maria Pia Ammirati, scrittrice e direttrice di Rai Fiction e Donato Carrisi, scrittore, sceneggiatore e regista. “Dagli anni Ottanta in poi la letteratura italiana è tornata a raccontare storie e questo permette di avere un serbatoio importante per il cinema e la serialità”, ha detto Maria Pia Ammirati. Fra questi raccontatori di storie, che riportano a galla paure ancestrali e timori correnti scritti a ritmi cinematografici, c’è Donato Carrisi: “Negli anni Novanta portavo in giro le mie sceneggiature thriller ma ricevevo porte in faccia. Avevo bisogno dell’approvazione del pubblico. Con il successo dei miei romanzi è cambiato tutto. Da allora, prima di scrivere un libro, ne scrivo la sceneggiatura. Io scrivo per immagini”. “Io vedo negli Stati Uniti un interesse per la produzione italiana che pochi anni fa non c’era – ha sottolineato Matteo Perale, fondatore della casa di produzione americana Wiip – lo streaming ha aiutato a far sentire le voci locali, è il momento giusto per intraprendere la carriera di showrunner in Italia”.

    A tale proposito ITTV e Toscana Film Commission hanno presentato il progetto “Showrunner Lab”, che dal prossimo anno porterà in Italia il meglio della professionalità internazionale per insegnare ai giovani italiani un mestiere interessante e proiettato al futuro.  Nils Hartmann, a capo delle produzioni originali Sky ha ripercorso la storia della serialità Sky: “Siamo passati dal percorso tradizionale libro-film-serie (Gomorra) a produrre direttamente la serie dal libro (ZeroZeroZero) ma ora siamo andati oltre e abbiamo fatto una serie che si è tradotta in tre film, Romulus di Matteo Rovere”.

    Durante la presentazione è intervenuto anche Giuseppe Albeggiani amministratore delegato di Enit, partner di ITTV Festival “La serialità è un settore in cui investire perché con la sua ripetitività, puntata dopo puntata, permette di ribadire un concetto, di fare quello che in comunicazione si dice frequency – ha detto– e ci permette di spronare l’estero a venire in Italia a produrre e godere delle nostre meraviglie”.

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