Domani al Cinema Farnese Arthouse “Amate Sponde” di Egidio Eronico

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    EiE Film, Schicchera Production, SKY, Luce Cinecittà

    amate sponde

    presentano

    AMATE SPONDE

     Un film di

    EGIDIO ERONICO

    IN UN VIAGGIO VISIONARIO L’ITALIA COME NON L’ABBIAMO MAI VISTA.

    E COME RISCHIAMO DI PERDERLA

    DOMANI 28 MARZO ALLA PRESENZA DEL REGISTA

    IN SALA DAL 14 MARZO SCORSO, GIORNATA NAZIONALE DEL PAESAGGIO

    Una produzione EiE Film, Schicchera Production, SKY In coproduzione con Luce Cinecittà

    Produzione associata: DBW Communication

    Distribuzione Luce Cinecittà

    con la media partnership di: CNR Consiglio Nazionale delle ricerche, Legambiente e IIT Istituto Italiano di Tecnologia, 

    con l’adesione di ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, WWF Italia, Società Geografica

    Italiana e INAF Istituto Nazionale di Astrofisica,

    e con il sostegno delle Film Commission regionali di: Piemonte, Trentino, Alto Adige, 

    Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia e della Regione del Veneto

    CON IL PATROCINIO DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

     

    Sarà proiettato domani 28 marzo al Cinema Farnese Arthouse alla presenza del regista e dei produttori, Amate Sponde, il nuovo film di Egidio Eronico, racconto visionario e straordinario dell’Italia e del suo paesaggio fisico e umano. Il film sarà in programmazione anche il 29 marzo.

    Amate Sponde, dopo la presentazione in prima mondiale alla Festa del Cinema di Roma e al Torino film Festival, è in tour nei cinema italiani dal 14 marzo scorso, data per nulla casuale, trattandosi della Giornata Nazionale del Paesaggio, una delle più straordinarie risorse e ricchezze italiane, un unicum che la contraddistingue nel mondo. Il film è un’esperienza di immagini e musica per scoprire il nostro Paese da una prospettiva spettacolare, come solo il Cinema sa fare.

    Amate Sponde è prodotto da Alessandro Carroli per EiE Film, Leonardo Baraldi per Schicchera Production e SKY  in coproduzione con Luce Cinecittà, con la media partnership di storiche istituzioni culturali e scientifiche come CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, Legambiente e IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, con l’adesione di ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, di WWF Italia, della Società Geografica Italiana e INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica. E (anche questo un evento nell’evento) con il sostegno di un pool di Film Commission regionali: di Piemonte, Trentino, Alto Adige,  Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, e della Regione del Veneto.

    Dalle Alpi alla Sicilia, Amate sponde mostra un’Italia dal paesaggio unico e spesso incompreso, con lo sguardo rivolto all’ambiente urbano ed extraurbano, al mondo del lavoro, ai nuovi luoghi di aggregazione e ai vecchi e nuovi riti collettivi. Un Paese, nonostante tutto, in continua trasformazione, diviso dalle contraddizioni tra fermenti e arretratezze, tra spinte innovative e antichi conservatorismi. Il tutto mediante l’esclusivo utilizzo di immagini e musica. Nessun commento verbale, un puro tessuto di visioni ed emozioni, con immagini ad altissima definizione firmate da Sara Purgatorio e una colonna sonora avvolgente, onirica e potente, composta da Vittorio Cosma – musicista e compositore di livello internazionale già al fianco di artisti come Elio e le Storie tese, Fabrizio De Andrè, Vecchioni, Almamegretta – in quella che in sintesi è possibile definire come una landscape-suite in 4k.

    Soffermandosi sulle nozioni di sviluppo e progresso, Amate Sponde s’interroga sullo stato dei rapporti tra gli italiani e il loro ambiente. Le cifre più aggiornate dicono che, con una media di 19 ettari al giorno – il valore più alto negli ultimi dieci anni e una velocità di oltre 2 metri quadrati al secondo – il consumo di suolo in Italia nel 2021 sfiora i 70 km quadrati di nuove coperture, per cui il cemento ricopre ormai 21.500 km quadrati di suolo nazionale. Con conseguenze che le cronache ci trasmettono con periodica drammaticità: di un territorio più fragile, pericoloso, desertificato. A rischio, dunque, non è solo la proverbiale bellezza del nostro paesaggio, ma l’identità stessa di noi italiani che di questo paesaggio siamo storicamente espressione.

    Per questo e non per altro il paesaggio è un capitolo fondamentale della nostra Costituzione. Un nostro pieno diritto e dovere.

    Per questo un film come Amate sponde parla a tutti noi, spettatori e cittadini.

     

    Sinossi del film

    Italia. Una ricognizione sul corpo globale del Paese, posando lo sguardo sui suoi lineamenti fondamentali, da quello geo-fisico e ambientale a quello economico e produttivo, da quello socio-demografico e abitativo a quello antropologico e culturale. Il racconto per sole immagini e musica di un territorio nella sua attuale fisionomia, un Atlante domestico di meraviglie a volte incomprese e di luoghi conosciuti, amati e spesso smarriti. E di gente colta nel suo vivere in un habitat ad alta stratificazione, tra la grandezza ancora fruibile del passato e l’apparente stasi del presente. Un’Italia segnata da forti disuguaglianze e ciò nonostante in continua trasformazione nella difficile corsa verso uno sviluppo sostenibile, problematicamente sospesa tra il vecchio e il nuovo e alla sempre più ardua ricerca di un equilibrio per salvaguardare il proprio èthos.

     

    Nota breve del regista

    Come in una suite di J. S. Bach, con i suoi tempi o movimenti e fornita di un preludio. Questa la forma che caratterizza Amate Sponde, con un impianto narrativo privo di parole e composto da sole immagini e musica. Il racconto possibile di un Paese – l’Italia – nel suo contraddittorio eppure vitalistico presente, in un film dove l’interazione fra immagine e suono mediata dal montaggio si fa racconto fisico ed emotivo. E che sulle tracce di S. Ejzenstejn vuole spingere lo spettatore a vedere la musica e ascoltare le immagini, perché l’importante non è tanto il cercare di capire, quanto il provare a sentire ciò che siamo, dove ci troviamo e quel che non vogliamo perdere.

     

    Egidio Eronico

    Nato a Roma, si è laureato in Architettura nel 1983. Ha iniziato la carriera nel cinema alla fine degli anni ’70, producendo e dirigendo film indipendenti in super8. Nel 1986 l’esordio ufficiale nel lungometraggio con il film Viaggio in città in co-regia con Sandro Cecca, con cui realizza Stesso sangue e Rito di passaggio. Dopo Annata di pregio, Fiabe metropolitane e Il guardiano, nel 2002 ha diretto Charlton Heston in My father – Rua Alguem, 5555, ultima prova del grande attore hollywoodiano. Ha realizzato numerosi documentari, tra i quali A proposito di Roma, L’amico magico su Nino Rota, e due casi mediatici come Michel Petrucciani Body and Soul Tribute e Nessuno mi troverà, sulla scomparsa di Ettore Majorana. Con Amate sponde torna sul grande schermo con un viaggio visionario che attraverso le forme indaga l’anima profonda del nostro Paese.

     

    AMATE SPONDE

    Soggetto, sceneggiatura, regia                 Egidio Eronico

    Musica                                                          Vittorio Cosma

    Fotografia                                                     Sara Purgatorio (AIC – AMC)

    Montaggio                                                    Diego Volpi

    Suono                                                            Roberto Cois, Giorgio Ghisleni, Davide Santoiemma, Davide Tarantelli

    Color grading                                               Andrea Facchini

    Prodotto da                                                  Alessandro Carroli per EiE Film,

    Leonardo Baraldi per Schicchera Production, Roberto Pisoni, Dino Vannini, Gaia Pasetto per Sky

    Coproduzione                                              Luce Cinecittà

    Produzione associata                                  Stefano Rebechi per DBW Communication

     

    con la media partnership di

    CNR Consiglio Nazionale delle ricerche, Legambiente e IIT Istituto Italiano di Tecnologia

    con l’adesione di ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, WWF Italia, Società Geografica Italiana e INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica e con il sostegno delle Film Commission regionali di Piemonte, Trentino, Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia, Sardegna, Sicilia – Sensi Contemporanei – Agenzia per la Coesione Territoriale – Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo – Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo e della Regione del Veneto

    Distribuzione Italiana                                   Luce Cinecittà

    Genere: documentario

    Durata: 78’

    Formato di ripresa: 4K-Ultra HD (High Dynamic Range and High Frame Rate)

    Supporto di proiezione: DCP

    Formato di proiezione: 2.39:1

    Paese di produzione: Italia

    Anno: 2022

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