Evento Papiers Peints foto

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    Oltre un centinaio di ospiti per Papiers Peints – Il Mito e l’Archetipo la mostra curata da Francesca Barbi Marinetti (la nipote di FT Marinetti, padre del Futurismo) che raccoglie fino ad aprile le opere dell’artista italo-francese Serge Uberti. Tra i tanti ospiti che si sono presentati presso l’elegante Studio Legale Dike – una grande e deliziosa villa ai Parioli – non solo la press di settore arte, ma, anche i clienti vip. Lo Staff dello Studio, infatti, si occupa di artisti, diritto e economia dell’arte; ha due sedi una a Roma (inaugurata da alcuni mesi), l’altra a Milano.
    In occasione dell’apertura della mostra gli ospiti sono stati invitati a seguire il percorso a tappe tematiche ideato dall’artista che si è esibito in una performance pittorica che unita all’esecuzione di musiche dal vivo.
    Apprezzatissima la raccolta di 21 opere tra pitture e sculture per il secondo appuntamento del Progetto Arte ideato da Maria Francesca Quattrone, titolare dello studio ed esperta in diritto della proprietà intellettuale, che si propone di esaltare il legame esistente tra opere d’arte, economia e diritto, espressioni tutte di una migliore diffusione e protezione della cultura.
    Tra gli ospiti: Luca Barbarossa con l’Avv. Francesca Maria Quattrone, Tosca con il marito, i giornalisti Daniela Pulci de La vita in diretta e Claudio Pagliara, inviato del TG1 in Israele.

    “Questa iniziativa” – afferma l’Avv. Quattrone – “rientra in un più ampio progetto sposato da tutti i professionisti dello Studio. Si vuole offrire un prezioso calendario di eventi legati al mondo della creatività in tutte le sue sfaccettature: pittura, scultura, fotografia, letteratura, musica, cinema e moda trovano, da noi, un nuovo spazio per essere espressi. La ruvidità del diritto può abbracciare e fondersi con l’essenza più profonda di ogni forma d’Arte. Assistere il Cliente” – conclude l’avvocato – “significa, prima di tutto, conoscere a fondo il suo lavoro e la realtà in cui opera”.
    La sensibilità per l’arte, dunque, si unisce alla capacità di assecondare una visione attuale del fare creativo, in termini di immagine, di comunicazione e di nuove frontiere per il mercato culturale. Si sperimentano con questa tipologia di occasioni nuove modalità per allargare i confini e creare sinergie tra il mondo dei professionisti e quello degli artisti, a beneficio di entrambi.Le carte si tingono dei colori della Terra. Le strutture geometriche ospitano alberi rituali, figure divine, uomini senza tempo.
    Pittura e scultura si interfacciano e sconfinano continuamente fino a congiungersi nella realizzazione perfettamente riuscita di pittosculture. L’azione creativa non è mai violenta. Anche la sperimentazione si matura attraverso passaggi accurati, per cui l’emergere di elementi scultorei dal piano pittorico appaiono come il proseguimento naturale di un discorso già avviato, l’incontro spontaneo dei due registri che giungono a fondersi. Legno, argilla, ferro sono trattati come reperti archeologici già carichi di un proprio linguaggio.

    Servizio Fabrizio Pacifici

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