Festival Internazionale di Roma omaggia Pier Paolo Pasolini

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    Il Festival Internazionale del Film di Roma omaggia Pier paolo Pasolini. In occasione della VI Edizione della rassegna, infatti, da domani al 5 novembre presso lo Spazio Espositivo dell’Auditorium Parco della Musica sarà allestita la mostra «P.P.P. – Un Omaggio a Pier Paolo Pasolini», realizzata con il sostegno di Zètema Progetto Cultura e della Camera di Commercio di Roma, con il patrocinio della Provincia di Roma e Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale. La mostra è ideata da Equa e prodotta dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Fondazione Cinema per Roma – Festival Internazionale del Film di Roma. La rassegna ripercorre, attraverso l’allestimento dei due Premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Loschiavo, l’universo es­pressivo, il pensiero e l’esistenza di Pier Paolo Pasolini, raccontati attraverso rare sequenze d’archivio, fotografie ed estratti dei suoi film, in un itinerario espositivo scandito da undici schermi. Undici proiezioni come altrettante chiavi per conoscere il mondo di uno dei più grandi artisti ed intellettuali italiani del ‘900. Il fulcro di tutta la mostra è l’installazione originale creata in esclusiva da Franc­esca Loschiavo e Dante Ferretti, che di Pasolini fu prezioso collaboratore per i film ‘Medea’ (1969), ‘Il Decameron’ (1971), ‘I racconti di Canterbury’ (1972), ‘Il fiore delle Mille e una notte’ (1974) e ‘Salo’ o le 120 giornate di Sodomà (1975): una nuvola che nasce dalla macchina da scrivere, un fiume di parole, fogli e immagini. Un Omaggio a Pier Paolo Pasolinì si compone di undici proiezioni che, in un gioco di riflessi e interrelazioni recip­roche, condensano alcuni temi cari al poeta e cineasta, quali la critica alla modernità, ossia la sua lucida e spietata analisi dei processi di trasformazione che hanno investito l’Italia dagli anni Sessanta alla metà dei Settanta. Inoltre, l’universo figurativo di Pasolini, con le sue matrici estetiche, i legami con il manierismo e la sua forma originale di contaminazione stilistica. La sua poesia, la dimensione del sacro che comprende anche l’esaltazione della corporalità e del sesso. L’Italia dagli anni ’20 agli anni ’70, il paese amato e odiato appassionatamente dallo scrittore in tutta la sua esistenza. Il Terzo Mondo con l’utopia della primitività africana e araba difesa contro le sirene inarrestabili della globalizzazione. Ad aprire e a chiudere il percorso audiovisivo sarà la vita di Pasolini attraverso la sua biografia evocata dalle immagini e la morte, come figura ricorrente nella sua opera. Agli schermi tematici se ne affiancano altri quattro dove il pubblico ritroverà la forza narrativa ed estetica degli incipit di quattro film pasoliniani: ‘Accattone’, ‘Il Vangelo secondo Matteo’, ‘Uccellacci e uccellini’ e ‘Il Fiore delle Mille e una notte’.

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