Francesca Marì: il teatro, la musica e i suoi “live medicina”

La passione per la musica l’ha ereditata tutta dal papà. Francesca Marì, nome d’arte di Francesca Maria Pignatelli, è praticamente cresciuta tra vinili, strumenti musicali di ogni tipo e serate di canto, musica e festa. Lei, giovane cantautrice di origini pugliesi, non ha solo la musica ma anche il teatro nel sangue. Fin da bambina, infatti, hai iniziato a cantare in un gruppo di varietà e spettacolo, poi il teatro è tornato anche dopo, in età più adulta. “La dimensione in cui mi sento più a mio agio in assoluto, che mi ha aiutato a tirare fuori le mie emozioni e superare tutte le mie paure – mi racconta – Sono grata per queste esperienze e non vedo l’ora di tornare a calcare qualche palco teatrale!”.

Nel cuore, nelle vene, nell’anima di Francesca Marì scorre però potente prima di tutto la musica. “Mi piace tutta – prosegue – Ho iniziato col pop per passare al teatro musicale e poi al jazz. Sicuramente questi stili mi hanno influenzato molto, tanto da aver scritto brani completamente diversi tra loro. Le artiste che adoro di più sono Norah Jones e Caro Emerald”.

La musica, appunto. Cantata, suonata, “cantautorata”. Già, perchè qualche anno fa Francesca inizia ad accarezzare l’idea di pubblicare un ep. Poi, per una serie di motivi personali, mette tutto in stand-by ma ora “sono pronta per dedicarmi a questo progetto. Ci sarà l’uscita del mio singolo “Sbaglio” e del videoclip, poi realizzerò l’ep con gli altri miei brani e un mini tour. Ovviamente dovrò far combaciare tutto con i miei vari lavori, ma sono fiduciosa”.

E a proposito di mini tour, è molto bella l’immagine del “live – medicina” di cui mi parla l’artista. “Quando canto sono felice, mi ricarico, mi passano tutti i dolori fisici e le paturnie! Il pubblico mi da la carica e la voglia di continuare a fare il mestiere più bello del mondo. Non esiste posto in cui mi senta più viva”.

Recentemente Francesca Marì si è esibita al Crash Romail nuovo tempio del gusto e della musica live nel cuore del quartiere Trieste della Capitale. Una serata intima e suggestiva, nella quale l’artista ha dedicato al pubblico i suoi brani “storici”, alcuni dell’ep in lavorazione e altri ancora mai proposti live. Esibizione arricchita anche nella speciale formazione in duo “The frame”.