GAIA MANZINI alla Notte dei musei – Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo

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    GAIA MANZINI alla Notte dei Musei

    Sabato 19 maggio al Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo ore 21

    Largo di Villa Peretti, 1

     Intervengono

    Francesco Serra di Cassano

    Gaia Manzini

     

     

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    GAIA MANZINI

    LA SCOMPARSA DI LAUREN ARMSTRONG

     

     

    Una scrittura affilata che non affonda ma graffia, che non cerca effetti speciali ma lascia l’inquietudine di un’incertezza.

    Corriere della Sera

    È nata un’autentica nuova scrittrice.

    Alessandro Piperno

    Le storie di Gaia Manzini sono il nuovo lessico familiare.

    L’Unità

     

    Possiamo lasciare tutto e sparire nel nulla nell’era dei social network e nella civiltà dell’immagine?

     

    Di Lauren Armstrong nessuna traccia, se non i pochi e impercettibili indizi lasciati nel suo ultimo film. Una delle più luminose star del cinema mondiale scompare così, all’improvviso, dalle scene e dal suo mondo, senza che nessuno sappia dire dove sia andata. Un esilio volontario che si carica di mistero. Eva Loi, la sua giovane doppiatrice italiana, viene travolta dalla notizia in una giornata inquieta, strana, una di quelle in cui le capita di interrogarsi sulla propria vita, sul passato e su Vittorio, l’uomo che le è accanto ma che lei sente sempre più inadeguato. D’un tratto non ha più film da doppiare, espressioni da imitare, distrazioni mondane che facciano risplendere la sua grigia esistenza. Solo un brusco ritorno alla realtà e a un passato mai completamente rimosso. Non saprebbe dirlo a parole, ma quel viaggio a ritroso è una discesa verso qualcosa di buio e indefinibile. In quel buio incrocia sua madre, Ella. Una donna fuori dal comune, molto diversa da Eva, inquieta, misteriosa, malata di leucemia. L’unica cosa che le unisce sembra essere la compatibilità di midollo osseo per la donazione. E quella storia, che si ripete. Perché anche Ella, come Lauren, ha tentato di sparire nel nulla nascondendosi a Berlino, insoddisfatta della sua vita familiare. Era il 1989, l’autunno in cui cadeva il Muro. Lì ha lasciato una scia di relazioni e amicizie che vent’anni dopo Eva proverà a ricostruire.

     

    Un romanzo denso, dalla scrittura asciutta che non perde mai il controllo e ci costringe a domandarci se, come scriveva Baudrillard, le stelle non brillino per il loro talento, ma per la loro assenza.

     

    Gaia Manzini è nata a Milano. Ha lavorato per dieci anni in una grande agenzia di pubblicità. Oggi vive a Roma, fa la consulente di comunicazione e collabora con l’Unità. In passato ha scritto per Gente Viaggi, Cosmopolitan e IO Donna. Alcuni suoi racconti sono comparsi su la Repubblica, il Magazine de Il Sole 24 Ore, Flair, Nuovi Argomenti, e nelle raccolte Il lavoro e i giorni (Ediesse, 2008) e E lieve sia la terra (Textus Edizioni, 2011). Nel 2009 ha esordito per Fandango Libri con la raccolta di racconti Nudo di Famiglia, ritratto disincantato della famiglia italiana contemporanea. Questo è il suo primo romanzo.

                                                             

    Collana: Galleria Fandango

    Pagine: 314                                                                           

    Mese di pubblicazione: 30 Gennaio 2012

    Prezzo: € 15,00

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