“Il jazz di oggi? Contaminazioni e sperimentazione continua”. Gli Antihero e il repertorio di sola musica originale

Parola d’ordine: sperimentazione. Un mix di jazz europeo contaminato dal post-rock made in Chicago, il tutto con la spiccata impronta della musica moderna. Questi sono gli Antihero, un duo dall’animo fortemente sperimentale composto da Marco Calderano (batteria, chitarra, loop station e synth) e Iacopo Teolis (tromba ed efx).

I due giovani musicisti si conoscono a Roma al conservatorio di Santa Cecilia, in occasione dell’esame di laurea di Marco. “Ho chiamato Iacopo per suonare dei pezzi che avevo scritto, non lo conoscevo ma ne avevo sentito parlare” mi racconta.

Marco, che si appassiona alla musica poco più che bambino, suonando prima la chitarra e poi la batteria, dopo essersi laureato sceglie “la carriera da musicista e mentre iniziavo ad insegnare musica nelle scuole private, mi sono iscritto a Santa Cecilia per prendere la laurea in indirizzo jazz”.

Anche Iacopo inizia a studiare la batteria da ragazzino, “ma poi un’estate ascoltai Louis Armstrong e mi innamorai perdutamente della tromba” mi racconta, e così comincia a studiare lo strumento in varie scuole private di musica ed ora si sta perfezionando a Siena Jazz.

Da quell’incontro casuale al Santa Cecilia è passato un po’ di tempo e quando Marco, che nel frattempo si è cimentato nella scrittura di brani originali, sta cercando qualcuno con cui arrangiarli in duo, pensa subito proprio a Iacopo.

Per bypassare la mancanza di altri musicisti abbiamo deciso di suonare alcune parti dei brani su delle sequenze registrate in precedenza. Così il risultato sonoro è quello di un ensemble sicuramente più ampio rispetto a un semplice duo!” mi raccontano i ragazzi.

Parlare di jazz oggi è come parlare di tutto e di niente. Oramai, tranne i casi dove si parla di  jazz per etichettare una musica che fa capo allo swing/bop, alle radici insomma, il Jazz è diventato una macro area dove le contaminazioni la fanno da padrone. Anche il nostro jazz è miscelato ad esempio con il postrock chicagoano. Penso che qualsiasi ragazzo si avvicini al mondo della musica innamorandosi di uno strumento, non potrà non passare attraverso lo studio del jazz perché resta una delle musiche più complete ancora oggi” continua Marco.

Quelo degli Antihero è un repertorio musicale molto particolare, infatti suonano e si esibiscono solo con composizioni originali. Sono un duo ma i loro live sembrano davvero l’esibizione di una intera ensemble: non fa eccezione la loro data al Crash Roma in occasione della rassegna musicale “Jazz Do It!” dedicata proprio al jazz e a tutto il mondo della sperimentazione, le contaminazioni soul, blues, r&b e molto altro ancora.

Quello che proporremo sarà qualcosa di suggestivo anche a livello visivo. Essendo solo due, ci piace darci un bel da fare per rendere il tutto ancora più fluido e intenso!