La Regione Lazio protagonista alla 34° edizione del Salone del libro di Torino, in corso fino a lunedì 23 maggio.  foto

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Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Siamo a Torino per omaggiare l’amore per i libri e incontrare tante realtà che operano nel settore dell’editoria”

“Cuori Selvaggi” è il titolo della XXXIV edizione del Salone del libro – annuale occasione che riunisce tutta la filiera del libro – protagonista da giovedì 19 fino a lunedì 23 maggio, all’interno del Centro Congressi Lingotto di Torino. Un evento ricco anche di ospiti internazionali.  Simbolo della kermesse, un’enorme torre di libri, è in piedi da venti anni; occorrono otto ore di lavoro per montarla.

Al Salone del Libro di quest’anno la Regione Lazio porta e promuove il Sistema Lazio nella sua interezza, dedicando una particolare attenzione alle nuove generazioni. Ci saranno incontri con giovani autori, illustratori, realtà ed esperienze che promuovono la lettura nei nostri territori anche grazie al sostegno di azioni delle Politiche Giovanili come VitaminaG e LAZIO YOUth CARD.

Finalmente, dopo due anni di pandemia, si è tornati a pieno regime per accogliere i grandi nomi della scena culturale italiana ed internazionale. Una progettualità importante, in cui la Regione Lazio, da sempre vicina alle case editrici del nostro territorio, si pone il prezioso obiettivo di valorizzare l’industria dell’editoria regionale.  La nostra Regione si occupa in prima persona di sostenere la partecipazione degli editori alla principale e più importante manifestazione internazionale del settore che si svolge in Italia, in quel di Torino.

Perché è importante incentivare la lettura e leggere? Per cercare un senso di sé. Perché è fondamentale. La scrittura e la lettura hanno permesso di tramandare le nostre tradizioni, i pensieri, le scoperte scientifiche, conoscenze, le progettualità da una generazione all’altra, permettendo così di costruire la nostra Storia e di averne memoria.  La memoria storica di un Paese è quanto di più importante e profondo ci sia. La capacità di leggere permette di scoprire i contenuti del passato e di interpretarli, rielaborarli e diffonderli nuovamente: non c’è futuro senza il nostro passato.

In questa importante progettualità ed ottica, Regione Lazio, insieme ad Unioncamere Lazio e Camera di Commercio di Roma, è presente nel padiglione “Oval” con una selezione di case editrici del Lazio:

Le case editrici presenti:

Carlo Gallucci editore – propone libri di grandi autori, artisti e musicisti per bambini e giovani.
L’orma editore – casa editrice di progetto che porta in Italia alcune delle voci più vive del panorama letterario di lingua francese e tedesca.
Gremese International – casa editrice specializzata in libri di cinema, danza, spettacolo, narrativa di qualità, manualistica e attualità (GREMESE). Con il marchio L’Airone, invece, le pubblicazioni si rivolgono a temi dedicati al tempo libero, sport ed hobby.
La Ragnatela Editore – Dal 2015, offre la voce agli scrittori emergenti. Con un catalogo work in progress, sempre aggiornato, partecipa ai principali Saloni nazionali e internazionali del Libro da Francoforte a Torino, a Più Libri Più Liberi nella Capitale
New Books – Dal 1978, gruppo editoriale specializzato nella pubblicazione di manuali, saggi e libri illustrati dedicati a salute, musica, sport, arte, esoterismo, umorismo, turismo, cucina e tempo libero, hobby.
Voland – Casa editrice impegnata da oltre 25 anni a far scoprire ai lettori italiani le grandi letterature internazionali ancora poco frequentate, curandone le traduzioni in particolare.
All Around – nata nel dicembre 2014, ha ottenuto in due anni una crescita importante, sia sia di proposte editoriali che di fatturato; sono circa 50 i titoli che pubblica ogni anno, che vanno dalla storia del giornalismo alla saggistica, fino alla narrativa per adulti, bambine e bambini.
Tunue’ – Nata nel 2004, pubblica graphic novel per lettori junior e adulti, saggistica dedicata al fumetto, all’animazione e ai fenomeni pop contemporanei. Dal 2018 fa parte del gruppo Il Castoro, che contribuisce a formare un polo innovativo e di qualità nel mondo del graphic novel italian.

 

Così il Presidente della Regione Lazio, Zingaretti, in visita nel primo giorno della grande kermesse letteraria: “È importante tornare a partecipare al Salone Internazionale del Libro di Torino portando la qualità, la grande forza e l’esperienza e la grande dell’editoria del Lazio” – e ancora – “I mondi della cultura, della letteratura, del libro e della creatività saranno tra i grandi motori della rinascita italiana; la pandemia prima, l’emergenza sanitaria ed ora la guerra in Ucraina, ci rimettono di fronte ad una grande urgenza: quella di riportare al centro della nostra società e del quotidiano, la cultura e il sapere come antidoto contro ignoranza ed odio e contestualmente, come strumento fondamentale per lo sviluppo”  Ed ha aggiunto “Abbiamo il dovere di sostenere chi i libri li crea, chi li pubblica e il pubblico che li legge”.

 

Le parole di Enrica Onorati, Assessora all’Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Pari Opportunità della Regione Lazio “Sono molto felice di poter essere al Salone internazionale del libro di Torino e partecipare a due diversi momenti dedicati alle deleghe dell’Assessorato che mi onoro di rappresentare: un primo momento, dedicato all’intreccio tra cultura della parità di genere e spazi urbani. Un nodo in cui si inserisce con urgenza il netto contrasto alla violenza contro le donne e agli stereotipi su cui questa si fonda. Un secondo momento, quello di narrazione della cultura del cibo, intendendo non solo come conoscenza della cultura gastronomica, dei prodotti tipici e tradizionali e delle “DO del Lazio”, anche come elemento di conoscenza della Storia del nostro territorio laziale e della sua gente, di salvaguardia di un patrimonio storico che non dimentica le sue radici nel guardare avanti e lontano”.  L’importanza dunque delle nostre tradizioni enogastronomiche come radicato e profondo tema della cultura del nostro territorio, l’importanza delle nostre radici passa anche attraverso la cultura del cibo.

Una curiosità, l’evento di quest’anno ha per titolo “Cuori Selvaggi”, titolo che ha destato non poche curiosità. Ma che cosa significa, perché cuori e perché selvaggi? Come mostrato visivamente anche nel manifesto dell’evento curato dall’illustratore e autore Emiliano Ponzi, il tratteggio emozionale ci immerge in questi tempi inquieti e poco stabili, in cui si mescolano speranze, angosce, turbolenze emotive e non. Il Salone del Libro quest’anno invita la propria comunità di lettrici e lettori “a correre selvaggiamente” verso un orizzonte e un futuro lastricato di sentieri ancora non battuti e di grande, enorme, sconfinata libertà. In nome della condivisione, dell’amicizia, dell’inclusione, della pace tra i popoli, del dialogo e dell’amore per la lettura.

Alessandra Paparelli 

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