Le fettuccine al doppio burro di Alfredo compiono 113 anni

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Un evento che profuma di fettuccine. Meglio ancora, fettuccine al doppio burro. Nella splendida cornice di Piazza Augusto Imperatore, nel cuore della Capitale, si è tenuto il 113° Anniversario della nascita delle fettuccine di Alfredo. Grazie alle padrone di casa, Ines Di Lelio e Chiara Cuomo, alla loro ospitalità, ai loro sorrisi e alla loro gentilezza, che nonostante il periodo difficile non ci hanno fatto mancare, possiamo decisamente affermare che anche quest’anno la celebrazione delle fettuccine al doppio burro, le più buone e le più conosciute al mondo è stato un  successo.

Generico febbraio 2021

Quest’anno Ines e Chiara, in linea con le misure restrittive anti-Covid, hanno voluto festeggiare questo giorno organizzando un evento diverso, alternativo ma molto originale, proprio per far comprendere a tutti quanto sia importante per loro “accogliere” le fettuccine, un piatto che non solo vanta un nome oltreoceano ma che rimanda alle proprie origini familiari e a quelle tradizioni che rimarranno per sempre scolpite nei loro cuori. Per l’occasione è stato organizzato un doppio collegamento con gli Stati Uniti d’America, proprio quel Paese talmente amante delle fettuccine di Alfredo tanto da dedicare una giornata ad hoc dal nome “National Fettuccine Alfredo Day” che si festeggia ogni 7 febbraio. Da una parte dunque l’appuntamento con la ICN Radio New York che ha voluto far sentire i due Paesi vicini nonostante la pandemia, dall’altro il collegamento via facebook con le telecamere della Carrani Tours grazie alle quali siamo entrati nella cucina dello chef che ci ha mostrato come vengono cucinate le bionde più amate al mondo. Pasta fresca, burro e rigorosamente parmigiano reggiano. Detta così pensiamo di essere tutti in grado di cucinarle e invece no, perché c’è un ingrediente segreto che le rende uniche, speciali e inimitabili: l’amore con il quale vengono preparate.

E in effetti le fettuccine hanno proprio origine da un grande amore, quello di un uomo per una donna, di un marito per la propria moglie. Nel 1908 Ines diede alla luce il suo primogenito, Alfredo II. La donna era molto prostrata dopo il parto e suo marito, preoccupato per salute della consorte, fece di tutto per farle riprendere le forze con cibi sani e nutrienti. Fu in questo preciso istante che gli venne un’idea. Preparò con le sue stesse mani delle fettuccine impastate nel semolino e condite con burro e parmigiano freschissimi. Fece una preghiera a S. Anna, la protettrice delle partorienti e portò il piatto a Ines dicendole: “Se non le gradisci le mangio io!”. Ines non solo le mangiò con piacere, ma gli suggerì di aggiungerle nel menù del loro piccolo ristorante.

Mai avrebbero immaginato che quelle bionde avrebbero conosciuto la notorietà internazionale  nel 1920 quando le due star americane del cinema muto, Mary Pickford e suo marito Douglas Fairbanks, assaggiarono quelle fettuccine talmente buone che decisero di regalare ad Alfredo Di Lelio due posate d’oro, una forchetta e un cucchiaio in oro massiccio con incisa una dedica: “To Alfredo the King of the noodles”. Una frase che diverrà  profetica perché è vero, oggi lo possiamo gridare ad alta voce, Alfredo è proprio il Re delle fettuccine “al doppio burro”.

Da Carlo Verdone a Bing Crosby, passando per i fratelli John e Robert Kennedy, Silver Stallone, Burt Lancaster, il grande  Clark Gable e l’immancabile Frank Sinatra. Tutti, tra politici, personaggi del mondo dello spettacolo, del cinema, del teatro e dello sport, vip italiani e internazionali, chi passava da Roma doveva fermarsi da Alfredo per assaggiare le superbe fettuccine. Oggi, a distanza di 113 anni, le bionde al doppio burro restano tra i piatti più buoni e più famosi al mondo. Imitarle è impossibile amarle è un piacere.

Silvia Roberto

 

 

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