Maxxi, il 2021 in nove mostre: da Rossi e Salgado a Hirschhorn

Più informazioni su

Roma – Una mostra per celebrare i 10 anni di attivita’ del Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Le foto di Sebastiao Salgado sulle tribu’ indigene dell’Amazzonia. Una retrospettiva sul grande architetto Aldo Rossi ed un’altra sul lavoro dell’artista ipercontemporaneo Thomas Hirschhorn. Ed ancora: una mostra in cui le immagini di Mario Giacomelli dialogano con le opere di Alberto Burri e l’irruzione della realta’ aumentata di Cao Fei nelle sinuose sale disegnate da Zaha Hadid. Il MAXXI, passato il drammatico 2020, anno di pandemia, lockdown e chiusure, e’ pronto a ripartire. E lo fara’ nel 2021 con 9 nuove mostre, 3 focus di collezione e 6 progetti artistici speciali. Questa mattina il ricco programma del 2021 e’ stato presentato in collegamento web dalla Presidente della fondazione MAXXI, Giovanna Melandri e poi, progetto dopo progetto, dai curatori delle prossime mostre, a partire dal direttore artistico Hou Hanru.

‘In questo periodo di pandemia il MAXXI e’ stato chiuso ma mai spento- ha commentato Melandri- Questi mesi sono stati difficili e sfidanti, come per tutte le Istituzioni culturali. Ma durante questo anno abbiamo lavorato anche da chiusi su tre fronti: rafforzare il patrimonio, arricchendo la collezione pubblica nazionale offerta ai cittadini gratuitamente. Poi ci siamo trasformati in una piccola stazione broadcasting, offrendo ai nostri visitatori e appassionati la possibilita’ di scoprire come, attraverso l’intuizione di artisti, designer architetti e intellettuali, si possa comprendere il tempo che stiamo vivendo, e lo abbiamo fatto attraverso il progetto ‘Io resto a casa con il MAXXI’. Infine la terza azione intrapresa e’ stata continuare la ricerca grazie alla quale oggi siamo qui a presentare il programma del 2021′.

‘Si tratta di un programma ricchissimo- ha continuato Melandri- che si aprira’ con la mostra ‘Una storia per il futuro – Dieci anni di MAXXI’ prevista il 17 febbraio: una ‘mostra non mostra’ e un dispositivo immersivo ed enciclopedico che racconta i primi dieci anni del MAXXI per guardare il passato e gettare uno sguardo al futuro’.

‘Poi tocchera’ alle altre mostre- ha proseguito Melandri- quella per lo straordinario architetto Aldo Rossi, ‘Casaballa’ che e’ un progetto eccezionale che recupera la casa storica della casa del maestro del futurismo, la mostra di Sebastiao Salgado che porta qui, in anteprima, la sua ricerca sulle popolazioni indigene dell’Amazonia. E poi: una mostra su Thomas Hirschhorn, uno degli artisti piu’ eclettici del nostro tempo che ci fara’ riflettere sull’importanza dello sguardo e poi ecco Cao Fei, che lavora con la realta’ aumentata.

E non e’ finita: ‘Buone nuove’ e’ una mostra a cui teniamo molto sul ruolo delle donne architette. Ma i progetti sono tantissimi e non voglio dimenticare le mostre gia’ allestite tra cui il ‘MAXXI Bulgari price’ che da’ gia’ oggi una piattaforma di lancio ai giovani artisti del nostro tempo, la mostra di Isaac Julien ‘Lina Bo Bardi’ e quella con le foto di Giovanni Gastel, ‘The people I like’. Insomma il Maxxi si conferma un laboratorio di tante cose, di partnership tra pubblico e privato, un laboratorio di ricerca e un laboratorio costante con artisti, architetti e designer. Ed infine un laboratorio con il nostro pubblico. Ci auguriamo ora di poter aprire al piu’ presto anche il sabato e la domenica, per consentire le visite a chi durante la settimana lavora e per contribuire a creare una socialita’ responsabile e regolata, alternativa all’assembramento nelle strade’.

Il programma, come detto, si domani con ‘Una Storia per il Futuro. Dieci anni di MAXXI’ a cura di Hou Hanru, che attraverso le fotografie delle opere raccontera’ la prima decade di vita del museo sottolineando l’interconnessione con i fatti del mondo. L’allestimento e’ del celebre studio olandese Inside Outside di Petra Blaisse. ‘Abbiamo lavorato per due anni per arrivare a realizzare questo progetto che racconta i 10 anni del museo- ha spiegato Hanru- Si tratta di una mostra celebrazione e allo stesso la proiezione delle possibilita’ di sviluppo in futuro. Sara’ un racconto lineare, una time line delle attivita’ del museo in parallelo agli eventi importanti in Italia e nel mondo’.

Subito dopo, il 9 marzo, ecco l’attesissima ‘Aldo Rossi. L’architetto e le citta” che, in continuita’ con la monografica dedicata nel 2019 a Gio Ponti, celebra un altro grande maestro italiano dell’architettura mondiale, archistar ante-litteram, primo italiano a vincere nel 1990 il Pritzker Prize. In mostra oltre 800 pezzi tra documenti, carteggi, modelli, schizzi, disegni e fotografie, tra cui le immagini di celebri autori quali Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Antonio Martinelli, Ugo Mulas. Il 31 marzo apre la collettiva ‘Piu’ grande di me. Voci eroiche dall’ex Jugoslavia’ che attraverso le opere di oltre 50 artisti, a partire da Marina Abramovic fino a Igor Grubic, Jasmina Cibic, Alban Muja, fino allo storico collettivo IRWIN, esplora il fermento artistico dei paesi dell’ex Jugoslavia.

Il 26 maggio arriva ‘Casaballa. Dalla casa all’universo e ritorno’. Nella Galleria 5, la piu’ scenografica del MAXXI, saranno esposti i lavori di Balla come disegni, oggetti, bozzetti, arredamenti, in dialogo con opere create appositamente da architetti, artisti e designer italiani e internazionali (tra cui Bêka & Lemoine, Carlo Benvenuto, Alex Cecchetti, Leonardo Sonnoli). Per l’occasione, sara’ aperta per la prima volta al pubblico, ogni fine settimana per 5 mesi, la straordinaria casa di via Oslavia 39 a Roma, dove dal 1929 fino alla morte visse e lavoro’ il maestro del futurismo, trasformandola in una vera e propria opera d’arte con quadri e sculture, pareti dipinte, mobili oggetti decorati, prove per il teatro e per la moda.

All’inizio di ottobre tocca a ‘Sebastiao Salgado. Amazonia’, una mostra realizzata in sei anni di lavoro durante i quali il fotografo ha viaggiato nell’Amazzonia brasiliana fotografando la foresta, i fiumi, le montagne e, soprattutto, le comunita’ indigene. Le 200 fotografie di quello che molti ritengono ‘il piu’ grande fotografo vivente’ saranno accompagnate con suoni e immagini in movimento e per ricreare la dimensione immersiva della foresta.

Potente, spiazzante, impressionante, The Purple Line di Thomas Hirschhorn apre nella seconda meta’ di ottobre. L’installazione e’ composta da una parete viola di 200 metri dove per la prima volta sono esposti tutti i lavori della serie dei Pixel-Collage, realizzati tra il 2015 e il 2017. Con queste opere, nate dal lavoro di ricombinazione di foto pubblicitarie e immagini di corpi mutilati, l’artista vuole responsabilizzare i nostri sguardi, troppo assuefatti a ‘pixelare’ la realta’.

Secondo la curatrice Luigia Lonardelli ‘la mostra si caratterizza come un tentativo dell’autore di responsabilizzare il nostro sguardo. C’e’ una differenza tra ipersensibilita’ e sensibilita’. Quest’ultima sta in uno sguardo vigile e attento e non nega la realta’. Ed e’ quello che ricerca l’artista con questo lavoro. L’iper sensibilita’ e’ invece uno sguardo che esclude l’altro per auto proteggersi. La pixellatura serve a proteggere di chi guarda e chi e’ guardato. Questo lavoro e’ un potente monito a ricercare attraverso uno sguardo cosciente e vigile la censura’.

Sempre a ottobre, nello Spazio Extra MAXXI, ecco le fotografie di Mario Giacomelli che dialogano con i Cretti e le Combustioni di Alberto Burri nella mostra’ Mario Giacomelli e Alberto Burri. Fotografia e immaginario materico’, che mira a mettere in evidenza il legame tra i due artisti. A novembre tocca a ‘Buone Nuove’, mostra che racconta l’evoluzione della professione di architettto a partire dal ‘900, secolo sempre piu’ segnato dalla presenza femminile, di collettivi, coppie e gruppi guidati da progettiste: dalle pioniere come Eileen Grey, Charlotte Perriand, Lina Bo Bardi e Phyllis Lambert alle archistar come Zaha Hadid, Kazuyo SeJima, Elisabeth Diller, da Cini Boeri e Gae Aulenti a Francesca Torzo e Lucy Styles.

L’interazione tra realta’ e fantasia, reale e virtuale, memoria e futuro caratterizzano infine la mostra ‘Cao Fei. Supernova’, dedicata a una artista tra le figure piu’ di spicco della scena internazionale, al MAXXI dalla fine di novembre. Infine ecco i 3 focus di collezione e i 6 progetti artistici. Per la prima categoria il 9 marzo apre si apre il focus dedicato a uno dei principali artisti contemporanei asiatici: Navin Rawanchaikul, il 29 aprile ‘Scarpa/Olivetti. Brani di una storia condivisa’, mentre Luca Vitone e’ protagonista del focus in Sala Gian Ferrari che si inaugura a giugno con il progetto ‘Le stanze dell’imperatore’, in collaborazione con Villa Adriana.

Tra i progetti speciali il 9 marzo inaugura il Premio Graziadei, dedicato ai giovani talenti nella fotografia. A settembre apre al pubblico la mostra dedicata al decennale dello Swatch Art Peace Hotel, la residenza d’artista inaugurata da Swatch nel 2011 a Shanghai. A ottobre ecco la performance teatrale Gardien Party di Mohamed El Kathib e Vale’rie Mre’jen, a novembre, la decima edizione del consolidato Progetto Alcantara MAXXI, che quest’anno vede lo studio internazionale Neri & Hu, con il progetto The expanded field, confrontarsi con uno dei massimi autori presenti nella Collezione del MAXXI Architettura, Carlo Scarpa. Continua poi ‘The Independent’, che nel 2021 propone una visione retrospettiva sulla storia del progetto di ricerca dedicato al pensiero e alle pratiche indipendenti ideato da Hou Hanru.

Ricco il programma della Videogallery, con la rassegna After Us, l’omaggio al duo artistico Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi e’ Rewind the future’, una selezione inedita dei documentari provenienti dagli Archivi video del MAXXI che raccontano alcuni dei momenti piu’ significativi di questi primi dieci anni del Museo. Oltre a Melandri e Hanru il programma e le novita’ 2021 sono stati presentati da Margherita Guccione, Direttrice del MAXXI Architettura, d Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte e dal team curatoriale del museo.

Più informazioni su