Medfilm Festival XXVI Edizione, un nuovo stare insieme

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    Al via la 26a edizione del MedFilm Festival di Roma, evento dedicato alla promozione e diffusione del cinema mediterraneo ed europeo, con un ricco programma di film, anteprime ed eventi speciali che il pubblico potrà vedere in esclusiva su Mymovies e sui canali social del festival dal 9 al 20 novembre 2020. 70 film tra lungometraggi, cortometraggi e documentari per 30 Paesi rappresentati, di cui 38 film in anteprima italiana, 4 film in anteprima internazionale, 1 film in anteprima mondiale, e ancora incontri professionali, appuntamenti letterari, masterclass, forum, tutto sarà a disposizione online.

    La manifestazione, da sempre pronta a cogliere e interpretare le esigenze del momento, propone quest’anno “un nuovo stare insieme”, uscendo dalle sale e condividendo nello spazio virtuale dello streaming il meglio della produzione cinematografica dei Paesi dell’area Euro- Mediterranea, creando nuove modalità di incontro e confronto creativo tra esperienze diverse a supporto dei talenti emergenti. Il MedFilm cambia dunque forma ma non essenza: la capacità di scorgere e creare bellezza, di farsi portavoce delle aspirazioni e dei messaggi dei popoli del Mediterraneo, si riflette ed esprime in un nuovo linguaggio, #anewtogether.

    In dettaglio le diverse sezioni del festival

    Il Concorso Ufficiale – Premio Amore & Psiche presenta 8 film, per una narrazione cinematografica incentrata su alcuni temi cruciali della contemporaneità: l’emancipazione femminile attraverso lo sport nel documentario egiziano Lift Like a Girl di Mayye Zayed, l’emergenza abitativa nella lotta di una famiglia per il diritto alla casa nello spagnolo La última primavera di Isabel Lamberti, un ritratto critico della Turchia di oggi, tra speculazione edilizia e traffico di droga, in Ghosts di Azra Deniz Okyay, la decolonizzazione del passato attraverso una rilettura della storia nel film-performance iracheno Sandlines di Francis Alÿs. L’iraniano Careless Crime di Shahram Mokri e l’israeliano The Death of Cinema and My Father Too di Dani Rosenberg sono film incentrati sull’essenza stessa del cinema, mentre un’ironica analisi dell’amore e dell’amicizia pervade il francese À l’Abordage di Guillaume Brac e il palestinese Gaza mon amour di Tarzan e Arab Nasser.

    Nella sezione fuori concorso abbiamo Nardjes A. di Karim Aïnouz; completamente girato con uno smartphone, il film è un vibrante ritratto dell’attivista algerina Nardjes Asli e delle proteste popolari scoppiate in Algeria nel 2019. Su una novella “Erin Brockovich” che si batte per la verità è Rouge di Farid Bentoumi e sotto forma di conversazione epistolare filmata si presenta il corto Correspondencia, in cui le registe Carla Simón e Dominga Sotomayor Castillo si confrontano su cinema e intimi temi familiari, sullo sfondo degli sconvolgimenti politici dei loro Paesi.

    Il Concorso Cortometraggi – Premio Methexis e Premio Cervantes Roma, presenta 21 film in competizione, che, attraverso un’esplorazione intima della complessità dell’animo umano, riflettono le problematiche politiche, sociali e storiche di 18 Paesi dell’area Euro-Mediterranea. Tra i corti in Concorso, si segnalano le antemprime di Li Paradisi di Manuel Marini, sulle conseguenze dell’epidemia di Xylella nel Salento; Motorway 65 della video-artista greca Evi Kalogiropoulou, sul tema dell’integrazione; Ya no duermo della regista spagnola Marina Palacio, analisi di un rapporto in un gioco di realtà/finzione; Le Bain dell’attrice e produttrice tunisina Anissa Daoud, che scandaglia un dramma personale sullo sfondo di uno spaccato familiare;   Microcassette – The Smallest Cassette I’ve Ever Selen della coppia croata Igor Bezinović e Ivana Pipal, omaggio all’immaginazione; e Bethlehem 2001 del palestinese Ibrahim Handal, sulle drammatiche vicende di un Paese narrate attraverso una storia familiare.

    Il festival propone fuori concorso i Corti dalle carceri, tre mediometraggi realizzati all’interno degli istituti di pena coinvolti nel progetto Methexis, in collaborazione con il Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria (DAP), Pugni chiusi. Il pugilato in carcere di Alessandro Best, Vieni, vieni più vicino di Giulia Gussago e Una tempesta di sabbia di Andrea Galgata, che raccontano storie di resilienza in un contesto di detenzione attraverso lo sport e l’arte. Spazio ai nuovi talenti inoltre nella sezione Sguardi dal futuro, con i corti realizzati dagli studenti che compongono la giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi.

    In collaborazione con l’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo, nell’ambito del Festival si svolgerà la IX edizione dei Lux Film Days a Roma, una retrospettiva di 6 film finalisti del Premio Lux dell’ultimo decennio, nell’ottica di un’azione di promozione e diffusione del grande cinema europeo contemporaneo. Le opere selezionate, che riflettono grandi temi storici, culturali e sociali dei paesi europei, come l’immigrazione, l’emancipazione femminile, il razzismo, la guerra, la scuola e l’infanzia, sono Mediterranea di Jonas Carpignano, Sami Blood di Amanda Kernell, Estate 1993 di Carla Simón, Appena apro gli occhi di Leyla Bouzid, Sole alto di Dalibor Matanic e Class Enemy di Rok Bicek.

    Uno spazio speciale sarà dedicato all’Algeria, con Demain, Algérie, una retrospettiva di 8 film dei migliori cineasti della nouvelle vague algerina degli anni Dieci. Le opere di Karim Moussaoui, Sofia Djama, Amin Sidi-Boumédiène, Hassen Ferhani, Dania Reymond, Damien Ounouri, Djamel Kerkar e Lamine Ammar-Khodja sono un’appassionata dichiarazione d’amore al cinema e alla gioventù algerina, tra fantasy e horror, riflessioni sull’identità nazionale e sulla condizione femminile.

    Il festival presenta anche la sezione Le Perle: alla scoperta del cinema italiano, con il mediometraggio C’è un lupo nel parco del re della regista Virginia Nardelli, che osserva con discrezione l’umanità e gli incontri che ruotano intorno al Parco della Favorita a Palermo, e 7 cortometraggi tra cui si segnala l’anteprima di Cracolice del regista calabrese Fabio Serpa, su un triste fatto di cronaca dei primi anni Novanta, l’approdo nel Tirreno delle famose “navi dei veleni” e le conseguenze nel paese di Cracolice.

    In collaborazione con l’Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Lazio, Lazio Innova, MIBACT e l’OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, il festival ospiterà la quarta edizione dei MEDMeetings, piattaforma professionale dedicata dal 2016 a promuovere scambi e collaborazioni tra i professionisti del cinema euro-mediterraneo; in questo spazio verrà presentato il bando “Lazio Cinema International” e il programma si arricchisce quest’anno con  i MedFilm Works in Progress, un bando aperto a lungometraggi di finzione e documentari creativi in fase di post-produzione dell’Italia e dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Sono sei i film in concorso: Tutti i nostri affanni di Davide Crudetti e Paola di Mitri (Italia), Ethbet di Matteo Ferrarini (Italia), Hyphen di Reine Razzouk (Libano), Fragments from Heaven di Adnane Barak (Marocco), Black Medusa di Ismaël e Youssef Chebbi (Tunisia), Girlheart di Latifa Doghri e Salem Trabelsi (Tunisia). Altra novità di questa edizione dei MEDMeetings è la sezione MedFilm Talents, dedicata ai talenti emergenti italiani e dei Paesi mediterranei, con due incontri online tra gli studenti Methexis, attivamente impegnati nel Festival, e Florian Weghorn, Programme Manager di Berlinale Talents.   Le attività dei MEDMeetings si svolgeranno tra il 9 e il 14 novembre attraverso webinar dedicati.

    Tra gli eventi di questa edizione il festival presenta, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, la campagna “Voci dalla Siria”, una selezione di 5 video che raccontano il coraggio e la determinazione dei popoli travolti dalla guerra in Siria attraverso storie personali di iracheni, giordani, libanesi, siriani, narrate dalle stesse voci dei protagonisti. Da segnalare anche #parolenuove, campagna lanciata dall’OIM con la proiezione di 5 video prima dei film in concorso per invitare a una definizione più consapevole e completa del fenomeno migratorio attraverso la creazione di nuovi termini.

    In diretta sui canali social del MedFilm Festival si svolgeranno inoltre una serie di appuntamenti da non perdere: la Masterclass con la regista Susanna Nicchiarelli, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma e, in collaborazione con il Dipartimento ISO Istituto italiano di studi orientali dell’Università La Sapienza di Roma, la Masterclass con l’attore Babak Karimi. Anche la sezione Letture dal Mediterraneo sarà visibile sui canali social del festival, con quattro incontri letterari dedicati al cinema, alla narrativa e al mondo dell’arte: Il cielo, l’acqua e il gatto. Il cinema secondo natura di Franco Piavoli di Filippo Schillaci (Artdigiland Edizioni), ArabPop. Arte e Letteratura in rivolta dai paesi arabi di Chiara Comito e Silvia Moresi (Mimesis Edizioni), Lascia parlare il vento di Lorenzo di Las Plassas (Baldini + Castoldi) e l’omaggio dedicato a Rossana Rossanda, giornalista fondatrice de Il Manifesto.

    Nel corso della manifestazione sarà conferito il Premio alla Carriera a Babak Karimi, attore eclettico e versatile che nelle sue interpretazioni ha sempre rappresentato un cinema che, attraverso il confronto di identità culturali diverse, supera barriere e divisioni nel nome della comune appartenenza all’area mediterranea.  Con il Premio Koiné 2020 all’Associazione Nove Onlus per il progetto Pink Shuttle a Kabul si intende invece rendere omaggio al coraggio delle donne di Nove, guidate da Susanna Fioretti, e delle donne di Kabul, che insieme stanno lottando per l’emancipazione femminile in un Paese, l’Afghanistan, dilaniato da quarant’anni di guerra. Il “Pink Shuttle” è un progetto nato a Kabul nel maggio 2019 con due pulmini, guidati da donne che accompagnano altre donne a svolgere le loro attività in città, rompendo così i rigidi schemi del patriarcato, che impongono alle donne di uscire e condividere spazi pubblici solo con familiari maschi. Infine domenica 15 novembre verrà conferito da Amnesty International il Premio Amnesty per i diritti umani ad un film del MedFilm Festival 2020.

     

    Fondatrice e Presidente MedFilm Festival: Ginella Vocca

    Direttore artistico: Giulio Casadei

    Responsabile programmazione: Martina Zigiotti

    Programmer, Responsabile cortometraggi: Alessandro Zoppo

    Programmer, Responsabile rapporti Carceri, Università e Masterclass: Veronica Flora

    Programmer: Gianfranco Pannone

    Responsabile Progetto Methexis: Giulia De Luca Gabrielli

    Capo segreteria: Emanuela Crisci

    Responsabile MedFilm Works in Progress e MedFilmTalents: Azza Chaabouni

    Responsabile relazioni istituzionali – MEDMeetings: Angela Prudenzi

     

    GIURIA CONCORSO UFFICIALE – PREMIO AMORE & PSICHE

    Susanna Nicchiarelli regista, attrice e sceneggiatrice. I suoi ultimi lavori, Nico, 1988 e Miss Marx sono stati presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

    Donatella Della Ratta ricercatrice e docente di Media e Culture digitali alla John Cabot University di Roma.

    Valentina Pedicini regista, autrice di documentari premiati alla Festa del Cinema di Roma e ai David di Donatello.

    Heidrun Schleef, sceneggiatrice di pellicole pluripremiate, come La stanza del figlio e Il caimano di Nanni Moretti.

    Zerocalcare fumettista di fama internazionale.

     

    GIURIA MEDFILM WORKS IN PROGRESS

    Dora Bouchoucha produttrice tunisina fondatrice della casa di produzione Nomadis che ha realizzato film importanti come La saison des hommes di Moufida Tlali. Ha collaborato in prestigiosi festival, come membro permanente dell’International Rotterdam Festival CineMart Board per oltre dieci anni, e consulente del comitato di selezione della Mostra di Venezia per i film arabi e africani dal 2007 al 2011. Ha inoltre diretto il Festival di Cartagine nel 2008, 2010 e 2014 e fatto parte di autorevoli giurie. Fa parte dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

    Rana Eid regista e sound designer libanese. Nel 2006 ha fondato con il compositore Nadim Mishlawi DB Studios, una struttura di post-produzione del suono e lavora in Europa e tra Siria, Giordania, Palestina e Sudan con registi affermati e talenti emergenti. Il suo documentario di esordio alla regia nel 2017, Panoptic, è stato presentato in anteprima al festival di Locarno e selezionato in numerosi festival internazionali, tra cui il MedFilm. Nel 2020 è entrata a far parte della sezione Sound dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

    Giona A. Nazzaro Delegato Generale della Settimana Internazionale della Critica della Mostra di Venezia e membro del comitato artistico di IFFR – Festival di Rotterdam. Programmatore del comitato di selezione di Visions du Réel di Nyon, collabora anche con il Festival di Locarno. Critico cinematografico e giornalista per Il Manifesto e altre testate, è autore di diverse pubblicazioni sul cinema.

    GIURIA CONCORSO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI – PREMIO METHEXIS E PREMIO CERVANTES

    È formata dai detenuti della Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Terza Casa Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia, Nuovo Complesso Roma Rebibbia e da 15 studenti delle scuole di cinema europee e mediterranee. Gli studenti della giuria Methexis sono:

    Dorina Toci – Accademia di Cinema e Multimedia Marubi di Tirana, Albania

    Sid Ali Zaafoune – ISMAS: Institut Supérieur des Métiers et Arts du Spectacle et Audio Visual di Algeri, Algeria

    Ema Bilaver – SAF Animated Film School of Cakoveč, Croazia

    Pierre-Jean Delvolvé – La Fémis, Francia

    Nefeli Kallidou – Aristotle University of Thessaloniki – Faculty of Fine Arts – School of Film, Grecia

    Davide Salucci – Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

    Giorgia Flore – Scuola di cinema Sentieri Selvaggi, Roma

    Youssef Allali – ISCA – Institut Spécialisé du Cinéma et de l’Audiovisuel de Rabat, Marocco

    Peter Bizjak – University of Ljubljana – Academy for Theatre, Radio, Film and Television, Slovenia

    Youssef Sanheji – Institut Supérieur des Arts Multimédia de la Manouba, Tunisia

    Myriam Khammassi – Ecole Supérieure de l’Audiovisuel et du Cinéma de Tunis, Tunisia

    Blanca Martín Secades, Jaime Sanchez Camacho, Pedro Muñoz-Calero Franco, Zuhaitz Silva García – ECAM School of Cinematography and Audiovisual of the Community of Madrid, Spagna.

    In collaborazione con le università La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, John Cabot, Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT e Link Campus, due giurie parallele a quelle ufficiali, formate da studenti universitari, analizzeranno le opere presentate alla luce dei temi del festival, e verrà assegnato il Premio Unimed al miglior cortometraggio sul dialogo interculturale nel Mediterraneo.

    Tutti i film sono disponibili sul sito www.mymovies.it con un solo accredito a 9,90 euro.

    Info e programma su www.medfilmfestival.org e sui canali social del festival

    Laura Mezzetti

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