Musica, musica, musica. Una forza per vivere

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    Ricchezza di immagini spirituali, armonie del lavoro di Grandi Musicisti, ritmi di vita nel fuoco della modernità al Concerto della pianista macedone di Ohrid, Emilija Marinova, Venerdì 15 Marzo 2013 (ore 20.30) ai Concerti del Tempietto, dove il Festival Musicale delle Nazioni e l’ OHRID TE SAKAM FESTIVAL inizieranno il percorso  verso la realizzazione del FESTIVAL DEI GRANDI FESTIVAL A ROMA.

    La preziosa, fantastica, calda di memorie e di emozioni, Sala Baldini di Piazza Campitelli, 9 di Roma ospiterà l’ evento che dovrà fondare un futuro artistico di Comunione Spirituale fra gli Artisti di ogni luogo. Una Sala Barocca, accogliente e dall’architettura pregevole, destinata e resa viva per più di mezzo secolo da Padre Lucio Migliaccio, dell’Ordine della Madre di Dio, che ne fece un punto di accoglienza per musicisti e letterati.

    Le Musiche di Ferenc Liszt (Vallée d’Obermann), Astor Piazzolla (Oblivion, Libertango, Invierno Porteño, Milonga del Angel), Dimitrije Buzarovski (Dali pametvis milice),  Pyotr Ilyich Tchaikovsky (Ottobre da “Stagioni”), Emilija Marinova (Tre Danze Macedoni), Francis Poulenc (Les Soirees de Nazelles) faranno da preludio ai Concerti di Pasqua (31 Marzo) e Pasquetta (1 Aprile) e alla stagione estiva al Teatro di Marcello (4 giugno – 6 ottobre) e a Villa Torlonia (1 luglio – 4 agosto) a Roma, e ai Concerti di Ohrid in Macedonia. 

    Già ai Concerti del Tempietto con il Festival Musicale delle Nazioni, migliaia di musicisti provenienti da ogni parte del mondo ed espressione di ogni popolo, avevano ridato vita ad un Area Archeologica che per Secoli era stata dimenticata, seppellita, oscurata, mentre la Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma con prodigiosi restauri rendeva di nuovo vivibile e visibile ai Romani e ai visitatori stranieri il Teatro di Marcello, grandioso centro culturale della Roma Imperiale in un quartiere in cui Campidoglio, Chiese e Comunità Ebraica del Portico di Ottavia promuovono la centralità della Cultura Italiana; ed ora le Culture di ogni parte del mondo, riunitesi insieme, potranno arricchire la gente con idee, sentimenti ed impulsi in un incontro fra le più belle manifestazioni internazionali.

    Eco delle Commedie e delle Tragedie di Ennio, Marco Pacuvio, Lucio Accio, Andronico, Gneo Nevio, Tito Maccio Plauto, Publio Terenzio Afro, Lucio Anneo Seneca, ancora si sente fra le note delle composizioni di Bach, Beethoven, Mozart e Chopin che vibrano nella zona dei Templi dell’Antica Roma e del Teatro di Marcello, quasi possente reincarnazione della Storia nel presente, grazie agli eventi creati dal Tempietto, come un fuoco perenne tenuto vivo da Vestali.

    Pietra di paragone per la vita, per il lavoro e per i rapporti sociali, la musica, l’architettura, la scultura, la pittura, la poesia, la danza e il teatro possono dare le forze e la qualità per la realizzazione di un futuro degno della natura umana: fuoco vitale si crea negli eventi artistici e si può portare nella vita quotidiana.

    Da non perdere Venerdì 15 Marzo 2013 alle ore 20.30 il Concerto di Emilija Marinova nella Sala Baldini di Piazza Campitelli 9, Roma. Biglietto 21 euro. Informazioni +39 348 780 43 14. Programmi: tempietto.it
    e-mail: 
    afjs@tempietto.it

     

    Venerdì 15 Marzo 2013 ore 20.30

    Piazza Campitelli, 9 – Roma (Teatro di Marcello)

     

    OHRID TE SAKAM FESTIVAL

     

    LISZT: VALLEE´ D´ OBERMANN

    PIAZZOLLA: OBLIVION, LIBERTANGO, INVERNO PORTEÑO, MILONGA DEL ANGEL

    FRANCIS POULENC – Les Soirées de Nazelles

     

    Emilija Marinova (pianoforte)

     

    Musiche di Ferenc Liszt (Vallée d’Obermann), Astor Piazzolla (Oblivion, Libertango, Invierno Porteño, Milonga del Angel), Dimitrije Buzarovski (Dali pametvis milice),  Pyotr Ilyich Tchaikovsky (Ottobre da “Stagioni”), Emilija Marinova (Tre Danze Macedoni), Francis Poulenc (Les Soirees de Nazelles: Préambule, 1. Le comble de la distinction, 2. Le coeur sur la main, 3. La désinvolture et la discretion, 4. La suite dans les idées, 5. Le charme enjôleur, 6. Le contentement de soi).

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