NON TUTTO IL DOLORE VIENE PER NUOCERE: COME IMPARARE A TRASFORMARE IL FASTIDIO IN UN’OPPORTUNITÀ

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    Secondo la definizione dell’IASP (International Association for the Study of Pain) il dolore è “un’esperienza sensoriale e emozionale spiacevole associata ad un attuale o potenziale danno tessutale, o descritta in termini di danno”.

    Il dolore non corrisponde necessariamente ad un danno; il modo più corretto di rapportarsi al dolore sarebbe in effetti quello di intenderlo come uno strumento di comunicazione con cui il nostro sistema nervoso ci avvisa della necessità di un cambiamento.

    In tal senso esso agisce come un sistema di “protezione”, da situazioni pericolose per il nostro organismo e, allo stesso tempo, è un’importante comunicazione subconscia che, se ben sfruttata, può essere molto utile per comprendere il corretto funzionamento della nostra struttura psicofisica.

    Di norma però subiamo solo i suoi effetti negativi, poiché non siamo abituati ad intervenire subito, per modificare un nostro comportamento.

    Spesso infatti non prestiamo attenzione a questo importante “segnale di allarme” appena si accende, ma solo a distanza di tempo, quando l’intensità è già aumentata. Per lo più tendiamo ad ignorarlo, nonostante rimanga latente fino a condizionarci negativamente la qualità della vita.

    Quando poi decidiamo di affrontarlo, ci premuriamo solo di togliere i sintomi, ad esempio assumendo un anti dolorifico, cioè “staccando” temporaneamente la spia senza però comprendere le cause del suo insorgere.

    Invece occorrerebbe imparare ad “auto-ascoltarci” per tradurre questo messaggio in un’azione volontaria.

    Tra le azioni più efficaci contro il dolore, è ancora poco conosciuta e diffusa quella svolta dal movimento. Il potere curativo del corretto movimento è spesso sottovalutato.

    Per movimento, non intendo soltanto quello articolare, ma anche quelle “attività muscolari” che compiamo continuamente ed in modo quasi automatico, quali la respirazione, la vista, la deglutizione e l’uso della voce.

    Se eseguiti consapevolmente, in modo appropriato, i movimenti associati a tali attività hanno un effetto ri-equilibratore sul sistema nervoso, con un immediato beneficio sui sintomi del dolore.

    L’apparizione del dolore potrà essere vissuta non solo come un fastidio, ma come un’opportunità per imparare qualcosa in più sul nostro sistema psicofisico e per migliorarci.

     

    La Kinesomatica è stata ideata e sviluppata da Pierluca Sylos Labini, tecnico e ricercatore della Scienza dello Sport e dell’Alto Rendimento Sportivo, in collaborazione con la sua equipe di studiosi e ricercatori.

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    ARTICOLO PUBBLICATO A MARZO 2019 SU CULTURAIDENTITA’

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