Nuove scoperte a Domus Tiberiana, nel 2021 riapre dopo 50 anni

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Roma – Dopo 50 anni riaprira’ al pubblico nella seconda meta’ del 2021 la Domus Tiberiana, primo palazzo imperiale sul Palatino. “E’ un nostro obiettivo prioritario e un regalo che vogliamo fare al nostro pubblico”, ha spiegato il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, che ha illustrato i risultati degli scavi che al momento interessano la Domus e che hanno portato alla luce un vano sigillato e murato. Una nuova scoperta del Parco che sara’ in grado di raccontare secoli di storia, che dall’epoca dei Farnese arriva al momento fino al IV secolo.

“Ma per arrivare fino al piano di calpestio manca ancora forse un metro. Ci aspettano molti strati da scavare prima di arrivare sul piano pavimentale”, ha aggiunto Russo, che oggi ha presentato alla stampa le attivita’ svolte nel 2020 e quelle in programma per il 2021. Sara’ lei, la Domus Tiberiana, la star di questo nuovo anno, sperando che la pandemia lasci spazio a una riapertura duratura dei siti museali e archeologici. Nel vano trovato dagli archeologi sono stati rinvenuti resti di banchetti tenuti dai Farnese, con tanto di ostriche.

“Si tratta probabilmente di un ambiente costruito in eta’ adrianea ma non abbiamo ancora una interpretazione precisa, perche’ si tratta di un luogo che ha avuto piu’ funzioni nella storia. Con i Farnese sembra quasi adibito a discarica”, ha precisato il direttore.

“La storia- ha aggiunto- viene raccontata a ritroso: dal 1500 si passa al 1200, poi al VI secolo e ora siamo arrivati allo strato riferibile al IV secolo”. Dopo i Farnese, dunque, si arriva al 1200. Il vano racconta che in quel momento era in atto una possibile epidemia. L’indizio arriva proprio dallo scavo e dal ritrovamento di una fossa comune con i resti di circa 7 individui su cui sono in corso le analisi.

“Poi siamo scesi ancora e abbiamo trovato un vaso con un gruzzolo di monete del VI secolo, mentre nella fase del IV secolo abbiamo rinvenuto una lucerna inserita in una nicchia sul muro. Racconteremo questa storia al pubblico nella seconda meta’ del 2021- ha detto Russo- Speriamo di aprire al pubblico la Domus dopo l’estate. Saranno resi accessibili 5 ambienti piu’ questo ancora interessato dagli scavi”. I sei ambienti tratteranno tematiche legate alle attivita’ della corte imperiale attraverso tre temi: la vita quotidiana, il commercio e l’economia, la religiosita’.

La riapertura della Domus Tiberiana, “chiusa da circa 50 anni”, rientra nel progetto di Museo diffuso che il Parco sta portando avanti e che dalla sua istituzione, tre anni fa, ha portato a un incremento di oltre 30mila metri quadrati di superfici di aree aperte al pubblico.

“L’obiettivo strategico- ha spiegato il direttore- e’ proporre al pubblico un museo diffuso nel perimetro del Parco con un sistema di unita’ narrative in grado di rendere piu’ emotivo il dialogo tra i singoli monumenti anche grazie ai reperti che dai depositi ricollocheremo nei luoghi di provenienza, rendendo la visita sempre piu’ consapevole”.

E cosi’ accadra’ anche per la Domus Tiberiana, che raccontera’ le dinamiche economiche, politiche e religiose tra la dinastia Giulio Claudia e Adriano. Lungo il Clivio della Vittoria saranno allestiti i sei ambienti con oggetti pertinenti ai temi trattati.

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