Dove I Pesci Affogano, Andrea Cassetta e il suo navigare in un mare di musica e intimismo

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Un progetto ibrido tra cinema e musica e uno pseudonimo che catalizza fin da subito attenzione e curiosità (e le aspettative, credetemi, sono tutt’altro che disattese).

Andrea Cassetta è “Dove I Pesci affogano”, un mare di musica e storie in cui questo interessante cantautore polistrumentista non galleggia ma naviga a vele spiegate con estro creativo e inventiva.

Ma partiamo dall’inizio. “La passione per la musica mi accompagna da tutta la vita, fin dall’infanzia ne sono sempre stato attratto, è parte del mio essere – mi racconta Andrea – Credo che senza la musica non avrei ragione di esistere. Mio nonno materno suonava il violino e la chitarra e amava dipingere. Una cosa che mi racconta sempre mia madre è che quando ero piccolissimo andavo ad imbrattare le tele di mio nonno, mia madre mi sgridava mentre invece mio nonno si divertiva e gli diceva di lasciarmi fare. Purtroppo non ricordo mio nonno perchè è scomparso quando avevo circa 2 anni ma ci ha lasciato alcuni suoi quadri e una chitarra con la quale, qualche anno dopo, verso gli 8 anni, ho iniziato a strimpellare da autodidatta“.

Una vena artistica di famiglia, un papà appassionato dei Pink Floyd e un bambino poi ragazzo che inizia a suonare la chitarra, la batteria, il basso e produrre la propria musica in totale autonomia.

E con il tempo, la formazione, la consapevolezza e un certa maturità artistica, arriva proprio Dove I Pesci Affogano, “uno pseudonimo con il quale ho voluto ricominciare da zero un nuovo percorso artistico diverso da quello che stavo percorrendo col mio vero nome – continua Andrea – Nasce da un periodo di down profondo in cui non volevo più suonare live, mi rinchiudevo in casa e avevo pochissimi contatti con il mondo esterno. E’ stato un periodo difficile ma che la musica mi ha aiutato a superare“.

Andrea crede fortemente in questo progetto, che ritiene il migliore dei suoi, maturo e intenso. “Come si può intuire dai testi, ci ho messo davvero l’anima“. Non è forse vero che dalla sofferenza nasce la migliore arte?

Dove I Pesci Affogano non è solo una trilogia formata da 3 EP ma anche un connubio tra musica e arti visive: ogni EP è infatti accompagnato da un cortometraggio omonimo “dove rappresento la mia vita in chiave simbolica ricreando scenari onirici teatri di incubi ricorrenti e paure inconsce“.

Creatività e ispirazione: da cosa attinge questo interessante artista per la propria musica e per la propria scrittura? “Mi ispiro al quotidiano, alle mie esperienze passate, a quello che accade intorno a me e al modo in cui reagisco a certi stimoli, alle relazioni sociali, al rapporto con il mondo esterno che si scontra con il mio mondo interiore e da questo conflitto generalmente nasce qualche nuova idea“.

Per Andrea scrivere è uno sfogo, “una necessità, una sorta di psicoterapia, mi aiuta a restare a galla. L’idea è scrivere per esistere, vorrei esser capito come artista e andare oltre i tempi, oltre la vita, la mia… Mi piacerebbe lasciare una traccia con la mia musica, un qualcosa per la quale sia valsa la pena vivere, un qualcosa in cui altri possano riconoscersi. Il fascino dell’arte è che va oltre l’artista ed oltre il tempo rendendoti immortale. Ecco, forse è proprio questa la cosa che mi preme più in questo periodo e forse il senso della vita è proprio questo: lasciare una traccia della nostra esistenza o almeno lo è per me“.

Andrea Cassetta ha al suo attivo tanti live importanti, al fianco di grandi artisti e sui palchi di location di tutto rispetto. Collaborazioni ed esperienze cariche di significato, preziosi ricordi e interessanti occasioni di crescita. “L’apertura ai Ministri al Monk di Roma è stato un momento importante che mi ha regalato forti emozioni e piacevoli ricordi” prosegue Andrea.

L’incontro con Piero Pelù è stato uno dei momenti più belli della mia vita, ascoltavo i Litfiba da ragazzo e ricevere i complimenti da Piero è stato davvero surreale. Piero si è dimostrato una grande persona oltre che grande artista, sempre molto attento e disponibile verso le nuove realtà musicali“.

E per un artista, quando si parla di live si parla soprattutto di rapporto con il pubblico. “Dipende senza dubbio da chi ho di fronte, se è un pubblico interessato e che dona amore verso ciò che sta ascoltando entro in sintonia e ne viene fuori un live intenso dove il feedback è continuo, mentre invece se ho un pubblico ostile mi chiudo e divento a mia volta ostile oppure mi estraneo totalmente – si racconta Andrea, intimamente – La dimensione live resta comunque il modo migliore per farsi conoscere e scambiare energie, un momento unico e irripetibile, è li in quel momento e mai più. Non è come mettere un disco che suona sempre uguale, il live è imprevedibile ci possono essere momenti buoni e momenti meno buoni ma resta comunque unico, è un pezzo di artista che porterai per sempre dentro di te“.

Gli amici di Roma possono cogliere l’occasione di ascoltare Dove I Pesci Affogano da vivo in una speciale serata al Crash Roma, l’intimo e suggestivo locale della capitale tempio del gusto e della musica live. “Per la scaletta di questo speciale evento, ho scelto i brani della mia produzione in chiave acustica più alcune cover di artisti che hanno segnato il mio percorso musicale“.

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