Rieletto Rutelli come presidente Anica del prossimo triennio

Roma – L’Assemblea dell’Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali (Anica) ha eletto questa mattina Francesco Rutelli nel ruolo di presidente per il prossimo triennio. Su indicazione unanime delle tre Sezioni (produttori, distributori, industrie tecniche) Rutelli e’ stato dapprima designato dalla Giunta Anica come unico candidato, e oggi rieletto a scrutinio segreto all’unanimita’. La giornata di oggi e’ stata importante per l’Anica anche per la coincidenza di tre eventi: il 75esimo anniversario della costituzione dell’Associazione, nata il 10 luglio 1944; la firma, avvenuta presso la sede dell’associazione, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti dell’Industria Cineaudiovisiva; la seconda riunione del Consiglio Cinema, Audiovisivo, Digitale.

Secondo Rutelli, “la crescita dell’Anica, cui partecipano le grandi associazioni dell’esercizio, quelle dei cartoonist e degli esportatori, e’ marcata dal rafforzamento delle sezioni dei produttori, dei distributori e delle imprese tecniche, e dall’ingresso di nuove aziende fornitrici di servizi all’avanguardia, creatrici di contenuti digitali e promotrici di talenti, di nuovi produttori originari, di editori di contenuti audiovisivi specializzati. Il 2019 segna una positiva inversione di tendenza nelle sale cinematografiche, frutto anche della collaborazione di tutta la filiera per rilanciare la stagione estiva; vedra’ l’approvazione – grazie ad un costante dialogo con il governo – delle nuove norme per gli investimenti e la programmazione da parte delle tv e delle piattaforme digitali; la prosecuzione, speriamo accelerata e semplificata, dell’attuazione della Legge 220/2016.

Il prodotto della creativita’ italiana e’ in crescita, con una domanda che richiede maggiori investimenti privati e una sicura regia pubblica per far fronte agli enormi investimenti di nuovi soggetti globali in cinema e audiovisivo nei maggiori paesi europei e nel mondo. La crescente domanda di contenuti richiede anche di rafforzare le nostre capacita’ di co-produrre per un pubblico internazionale e di formare nuove professionalita’ in grado di competere in un ecosistema creativo e industriale radicalmente trasformato”.