Rieti, quinta edizione del Festival ‘Voci che chiamano’

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    Si è aperta oggi al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti la quinta edizione del Festival ‘Voci che chiamano’ che si concluderà sabato 19 novembre e condotto dall’attrice Lavinia Biagi, madrina del Festival, e dal dj di Rds Claudio Guerini. Una tre giorni di musica ed impegno in favore di ‘Save the Children’ inaugurata oggi da Francesco Baccini insieme alla pluripremiata e giovanissima Carlot-Ta e alla sopraffina cantautrice Naif Herin. Ancora talento e musica d’autore nel corso della seconda serata di Festival, domani 18 novembre. Il palco del Teatro Flavio sarà tutto per il ‘Musicondriacò Carlo Alberto Ferrara, ideatore di innovativi spettacoli e rassegne itineranti, la scrittrice impegnata nel sociale Rebi Rivale e la marchigiana Serena Abrami, ex giovane promessa approdata a collaborazioni con artisti del calibro di Gazzè, Fossati e Barbarossa. A chiudere in grande stile la serata di sabato 19 novembre, saranno l’attore e cantautore Renato Marotta, a Rieti con Statale 18, gruppo sviluppatosi nella ricerca delle sonorità popolari del sud Italia, ed il giornalista e cantautore sui generis Sandro Petrone accompagnato per un viaggio nella musica regionale dagli artisti dell’Associazione, che lo vede fondatore, ‘Ambasciatori in Musicà. E ancora: reduce dal Premio Bianca D’Aponte si esibirà Roberta Di Lorenzo definita da alcuni importanti critici musicali italiani la cantautrice rivelazione del 2010, che regalerà inediti duetti con il maestro Eugenio Finardi. «Ma non di sola musica vivrà questa edizione del Festival. – ha annunciato il direttore artistico Paolo Dell’Uomo D’Arme – Fino a domenica 20 novembre Via Garibaldi, consacrata foyer a cielo aperto del Festival, aprirà i suoi sipari sulla Mostra itinerante ‘Opera Nostrà, omaggio al baritono reatino Mattia Battistini. La mostra si sviluppa lungo Via Garibaldi, dove si immagina abbia più volte passeggiato Mattia Battistini. L’esposizione si presenta come un viaggio itinerante tra le vetrine dei negozi che, grazie alla disponibilità dei commercianti, ospitano alcuni degli oggetti più rari e preziosi della collezione: bozzetti per manifesti, copertine di riviste, libri, dischi, abiti di scena ed una splendida corona di foglie d’alloro in argento, regalata a Battistini dallo Zar di Russia e riconoscimento unico nel suo genere».

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