Roma celebra il made in Italy enologico: Terre di Petrara, una storia d’eccellenza tra generazioni e riconoscimenti

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La Cantina Terre di Petrara con il suo Taurasi 2016, si è aggiudicata il Platino con 97 punti su 100 al Decanter World Wine Awards 2021, il più esteso e prestigioso concorso vinicolo internazionale che, per l’edizione record 2021, ha valutato più di 18mila campioni di vino da 56 Paesi in tutto il mondo. Uno straordinario successo per l’azienda vitivinicola di San Mango al Calore (Avellino), che celebra i 205 anni di vita, e che segue il Premio Winemag come miglior Cantina dell’anno ottenuto nel 2021.

Una serata in una casa del Gusto al “Ristoro degli Angeli” alla Garbatella, della maestra di cucina Elisabetta Girolami  con giornalisti, personaggi di spettacolo, coordinata dal giornalista autore e conduttore su Radio Rai GrP  de “L’Italia che va…” Daniel Della Seta e molti gourmet amanti del prodotto Made in Italy di eccellenza, ha inteso festeggiare il nuovo prestigioso riconoscimento al lavoro di questa piccola cantina di qualità che produce 30mila bottiglie l’anno tra Aglianico, Taurasi e Fiano. 

Tra i tavoli del Ristoro, gourmet e buongustai tutti amanti della cultura culinaria e del buon bere di qualità, anche volti noti del piccolo schermo come Michele Mirabella, la cantante Irene Grandi, accompagnata dalla sua fashion stylist Stella Falautano, manager come il direttore generale della Fiera di Roma Pietro Piccinetti, il consulente finanziario di Mediolanum Mario Viola, la gallerista fondatrice di Canova22 Fiorenza d’Alessandro, i giornalisti di  economia Michele Renzulli, Marco Antonellis, Pietro Romano, della CNA.

Questi riconoscimenti rappresentano una grande soddisfazione e un incoraggiamento ad andare avanti – sottolinea Giuseppe Simonelli, giovane architetto e responsabile della cantina di famiglia – Il ritorno alla terra è un fatto concreto che ci inorgoglisce. Possiamo immaginare la gioia che avrebbero provato i nostri nonni, di cui abbiamo recuperato le più antiche tradizioni. Dedichiamo una grande cura alle nostre vigne, con l’obiettivo di valorizzare il territorio per arrivare a un sapore genuino che possa essere apprezzato da chi lo gusta”. 

 

Ricevere queste gratificazioni ci stimola a continuare lungo la strada intrapresa e a ricercare una qualità sempre maggiore – gli fa eco la sorella Claudia Simonelli, economista in ambito farmaceutico e appassionata di viticoltura- Il grande valore aggiunto deriva proprio da quei terreni delle nostre proprietà e dalle loro caratteristiche straordinarie. Siamo sempre più certi che oltre il marchio ci sia un prodotto che offre la testimonianza dei sapori autentici: questo riconoscimento è proprio un invito a non cambiare mai le cose importanti. Noi siamo sempre i primi ogni anno ad ogni vendemmia a essere sul campo anche con fatica e sudore per imparare dai nostri padri quest’antica e sapiente arte di produrre e rendere omaggio alla terra d’Irpinia sempre con rispetto e attenzione alla qualità della produzione”.

 

ARRIVA IL TAURASI RISERVA, L’ORGOGLIO DEL SINDACO DI SAN MANGO AL CALORE – Intanto la Capitale rappresenta il mercato principale di sbocco per questi prodotti regionali, che si sono fatti apprezzare anche dai giovani amanti del buon bere responsabile. Accanto ai marroni, al caciocavallo impiccato, ai tartufi della zona di Bagnoli Irpino, fanno bella mostra di sé i fichi di San Mango al Calore come sottolineato dal Sindaco Teodoro Boccuzzi. “Pubblico e privato debbono trovare nuove sinergie per il rilancio del territorio e la famiglia Simonelli ben rappresenta questa tendenza e una visione dell’agricoltura 4.0, mostrando passione, intraprendenza e tecnologie al servizio della qualità” ha sottolineato il primo cittadino del paese irpino che partecipa con orgoglio al successo ottenuto da questa antica famiglia di  suoi compaesani.

“Abbiamo aumentato la produzione e l’abbiamo arricchita di ulteriori opzioni maggiormente pregiate, come una linea di Taurasi riserva, invecchiata un anno ulteriore in bottiglia, e i formati magnum – aggiunge Giuseppe Simonelli – Proprio il Taurasi rappresenta il fiore all’occhiello della nostra produzione e un simbolo della tradizione del nostro territorio. Per noi rappresenta un grande orgoglio e speriamo che possa diffondersi sulle tavole di tutto il Paese, ma anche presso ristoranti, bar, enoteche. Il bere responsabile di qualità rappresenta la cultura e la capacità di saper apprezzare e valorizzare il nostro Made in Irpinia”.

LA SERATA DEGLI ANGELI– I festeggiamenti per il Premio a Roma, presso il ristorante “Ristoro degli Angeli”, nella caratteristica zona della Garbatella attraverso un menù di terra che ha spaziato dai fiori di zucca ripieno di bufala e alici, al Tortino di patate e broccoletti alla romana, sino alla Zucca arrostita e marinata  attraverso la Scarola con uvetta e pinoli, e tra i primi, Zuppa di ceci e rosmarino, bagnata con Aglianico, Mezze maniche con funghi e topinambur, gustato con Taurasi 2016 e Fiano Docg 2019 per concludersi con i dessert e le Piccole paste frolle con marmellata di more, Tortine  di cioccolato e mandorle, Crema di cachi.

IL GELATO AL FIANO E AL TAURASI CREAZIONI MADE IN FRASCATI – Le creazioni del Maestro gelatiere di Frascati Roberto Troiani non potevano mancare per celebrare questa iniziativa e deliziare il palato degli invitati. Due le novità per l’inventore dei gelati di vini. “Per l’occasione ho realizzato  due nuovi gusti – sottolinea Troiani – Un gelato al Fiano aromatizzato al lime, e un Taurasi 2016 aromatizzato ai mirtilli con petali di rosa. Sono uvaggi e autoctonie che si prestano  bene all’associazione con agrumi e con pietanze di terra. La nostra ricerca non si ferma mai….e intendiamo così valorizzare queste bottiglie di grande nettare e qualità certificata non solo dalle denominazioni di origine“.

L’AZIENDA E IL LEGAME CON IL TERRITORIO IRPINO – L’azienda si trova a San Mango al Calore (Avellino), nella verde Irpinia, la parte più interna dell’entroterra campano. Questa zona, caratterizzata da un paesaggio collinare e dalle distese boscose, rappresenta un luogo intriso di memoria e di antica cultura. Qui ha inizio la storia della famiglia Simonelli, che da secoli raccoglie i frutti della propria terra. Al 1816 risalgono le prime scritture ufficiali di questo percorso, oggi fedelmente riportati sulle etichette delle bottiglie. La produzione a carattere locale era riservata a pochi intimi fino al 2009, Giuseppe Simonelli, classe 1934, insieme ai fratelli Alberto e Mario, propose i vini al pubblico. Da subito l’azienda si pone il nuovo obiettivo di raggiungere un pubblico più ampio, comunque conservando i sapori dei vini che gustavano i nostri avi. Ad oggi la produzione annua è di circa 30mila bottiglie tra Taurasi DOCG, Aglianico DOP e Fiano DOP. I terreni appartenenti a Terre di Petrara hanno una dimensione di 8.5 ettari; 3 ettari sono dedicati alla coltivazione del vitigno Fiano e 5.5 ettari sono invece dedicati al vitigno Aglianico. A vegliare sulle coltivazioni vi è una maestosa quercia centenaria, testimone della storia della Famiglia e del suo territorio, che oggi si pone quale simbolo nel logo di Terre di Petrara.

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