STEF BURNS: UN AMERICANO A ROMA

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    STEF BURNS - concerto Roma 14 Febbraio 2014

    STEF BURNS – concerto Roma 14 Febbraio 2014

    Trascorrere S. Valentino ad un concerto rock, lo ammetto, non è molto romantico, ma decisamente più particolare. D’altronde fino ad ora ho festeggiato sempre l’anniversario di matrimonio ad un concerto metal, ogni anno puntualmente in quella data si è presentata l’occasione di farlo e casualmente la cosa continua a ripetersi  (Kiss, Metallica, Gods Of Metal, Kotzen etc…, quest’anno dovrebbe coincidere con i Motorhead).

    Perché non continuare la tradizione anche con altre ricorrenze? L’opportunità ce l’ha data il Crossroads, luogo ideale per attuare tale proposito: locale suggestivo, buona musica (rock naturalmente), ottimo cibo… non serve nient’altro, solo la nostra presenza.

    E così il 14 febbraio eccoci nel bel club romano per la nostra seratina con la gradita presenza sul palco di Stef Burns. Il chitarrista statunitense non ha bisogno di molte presentazioni, la sua carriera lo ha visto collaborare con artisti del calibro di Michael Bolton, Y&T, Alice Cooper (e va bene! anche con Vasco Rossi, ma questo è secondario …)  ed ora è in tour con la sua band, Stef Burns League, per presentare il nuovo cd “Roots & Wings”.

    Premetto che il suo non è il genere di musica a me più congeniale, ma visti i suoi trascorsi con gli Y&T diciamo che lo considero ancora parte della famiglia. Tra l’altro recentemente l’avevo visto dal vivo a Bellagio, proprio con gli Y&T, come special guest in qualche brano e considerata la sua ottima abilità alla sei corde, quest’appuntamento non è da saltare. Deve averla pensata così anche il pubblico, visto il considerevole numero di presenze in sala.

    La lunga scaletta che ha accompagnato la serata è iniziata con “Cover You”. La proposta musicale della band è lontana anni luce dal sound che io prediligo, e nemmeno si avvicina all’hair metal del suo periodo con gli Y&T, però la passione che mette nelle sue esecuzioni rendono il tutto piacevolmente fruibile, un rock divertente per passare una bella serata in compagnia, proprio come oggi. Brani come “What Doesn’t Kill Us”, “Something Beautiful” o “Heaven Is Blue” accompagnano lo spettatore attraverso sentieri musicali che non hanno bisogno di nessuna etichetta, semplicemente rock, suonato con classe, tecnica e soprattutto sentimento. Basti ascoltare la sua versione di “Still Got The Blues”, splendida cover di Gary Moore, con un intenso solo di chitarra ricco di enfasi e pathos. La setlist continua, tra le altre, con “Home Again” (con Stef all’acustica), poi “Miracle Days” , “Pinball Wizard” (degli Who) terreni sui quali Burns con la sua Fender (che alterna durante lo spettacolo ad una Gibson SG) dà dimostrazione delle sue qualità solistiche, grazie anche al supporto della sua band composta da Juan Van Emmerloot (batteria), Fabio Valdemarin (chitarre e tastiere) e Roberto Tiranti (basso) che tessono la loro trama sonora con professionalità e grande gusto musicale.

    Mescolando inglese con il “suo” italiano, Stef intrattiene il pubblico, lo coinvolge facendolo cantare con lui, strappa loro risate e applausi. Presenta il brano che dà il titolo al suo ultimo lavoro “Roots & Wings” per concludere poi con “Begin”.  “E’ tardi – ci dice – domani bisogna lavorare”, ma i fan lo reclamano e così non può mancare il bis finale con “Wayfunner”, una bella versione di “You Really Got Me” e “I Want You To Want Me”.

    Il “romantico rock show” di S. Valentino è finito e Stef Burns ora si concede per foto e autografi, per la seconda volta ho il piacere di stringergli la mano. Avevo una flebile speranza di poter ascoltare almeno un brano degli Y&T, ma purtroppo è rimasto solo un desiderio personale (non so quanti dei presenti l’avrebbero gradito), nel contempo è passata la paura di dovermi invece subire qualche brano di Vasco, ma meno male che la cosa non si è verificata, con la sicura delusione di quelli che in sala indossavano t-shirts  del loro Blasco.

    (Rockberto Manenti) 

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