Torna a Roma Restart Festival il 26, 27 e 28 settembre foto

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    MURO CONTRO MURO – TORNA A ROMA RESTART FESTIVAL CREATIVITA’ ANTIMAFIA E DIRITTI IN SCENA NEL TRENTENNALE DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO

    DAL 26 AL 28 SETTEMBRE  AD ÀP – ACCADEMIA POPOLARE DELL’ANTIMAFIA E DEI DIRITTI con il Premio Restart a Sandro Veronesi e Domenico Iannacone, la mostra 1989, una lectio magistralis di Luigi Ferrajoli, i talk con Damilano, Minoli e Bray e i live di Maria Antonietta, Murubutu e Emilio Stella

    A 30 ANNI DALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO LA SFIDA DELL’ASSOCIAZIONE DASUD

    Il presidente Danilo Chirico: “Un nuovo patto sociale per Roma:  subito gli Stati generali dell’antimafia e un piano straordinario per

    l’educazione e la promozione della cultura in periferia”

    “Muro contro Muro”. Tornano sotto questo slogan e con un omaggio a Leonardo Sciascia e Alexander Langer, le contaminazioni artistiche e sociali di Restart: il quinto festival delle creatività antimafia e dei diritti di Associazione daSud che quest’anno sceglie ÀP – l’Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti di Via Contardo Ferrini, 83 (Cinecittà-Don Bosco) – per portare in scena dal 26 al 28 settembre una tre giorni di incontri, eventi, concerti-reading, performance-talk, unplugged, illustrazioni in mostra e sperimentazioni di Virtual Reality per parlare di vecchi e nuovi muri nell’anno in cui ricorre il trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino.

    “In una città in crisi di identità, dove crescono i bisogni e mai i diritti e dove prosperano le mafie, in una società impaurita che ha sdoganato odio e razzismo, servono nuove idee, pratiche, conflitti. Serve scrivere un nuovo patto sociale. Per questo – dichiara Danilo Chirico, presidente di daSud – siamo in campo, ogni giorno. E per questo mettiamo a disposizione di tutte e tutti due proposte concrete. Proponiamo, innanzitutto a Comune e Regione, ma anche alle forze sociali, economiche, culturali, di dare vita agli Stati generali dell’antimafia a Roma: una riflessione profonda e senza sconti su come la città e la comunità che la abita stanno cambiando a causa della presenza indisturbata dei clan. E contemporaneamente proponiamo di lanciare un piano straordinario – con politiche, investimenti, progettualità, sperimentazioni – di educazione e promozione della cultura in periferia. Due passaggi che sono innanzitutto un cambio radicale di punto di vista, necessari per leggere quello che accade nella Capitale. Fare finalmente una scommessa sul futuro”.

    Questa è la sfida lanciata nel solco di Restart, il primo e unico festival delle creatività antimafia e dei diritti di Roma, che per il quinto anno consecutivo unisce arte, cultura e sociale in un unico grande evento. Palcoscenico di interazioni inedite fra persone, istituzioni, enti, fondazioni, associazioni, artisti e linguaggi, il Festival prenderà il via il 26 settembre con due exhibition: “1989. Dieci storie per attraversare i muri” e “Muri vivi, muri interattivi”.

    La prima è la mostra a cura di Goethe Institut e Orecchio Acerbo con le illustrazioni di Henning Wagenbreth e l’antologia di storie brevi dedicate al tema dei “muri”, intesi nel più vasto senso del termine (dalle barriere fisiche a quelle mentali). Un connubio che, con l’esclusivo racconto a firma di Andrea Camilleri che si aggiunge a quelli di altri nove famosi scrittori europei – Didier Daeninckx, Heinrich Böll, Olga Tokarczuk, Max Frisch, Ljudmila Petrusevskaja, Jiri Kratochvil, Elia Barceló, Miklós Vámos, Ingo Schulze – trasforma l’esposizione in un’esperienza di apprendimento unica che arricchisce lo spettatore.

    La seconda, frutto del progetto europeo Freiraum realizzato da daSud con la collaborazione del Goethe Institut, è invece un percorso immersivo e interattivo che grazie all’utilizzo di QR Code e visori di virtual reality trasforma i muri fisici di ÀP in muri vivi, interattivi e parlanti, che trasudano di Storia e di storie, di impegno civile e sociale, di vecchie e nuove sfide.

    Il Festival proseguirà nella stessa giornata con la lectio magistralis del professore emerito Luigi Ferrajoli dal titolo XXI Secolo. L’epoca dei nuovi muri (ore 18). A seguire, spazio al talk Parole sul muro che vedrà intervenire, tra gli altri, il direttore generale Treccani Massimo Bray e che alle ore 21.30 farà largo alla cantautrice Maria Antonietta e al suo “Sette Ragazze Imperdonabili”: lo spettacolo di reading-concerto con letture musicate e canzoni tratte dal suo repertorio suonate in una veste del tutto inedita. Sul palco con lei ci sarà Daniele Rossi, che si alternerà tra chitarra baritona, violoncello, tastiere e banjo.

    Il 27 settembre spazio ai più giovani con La Radio abbatte i muri, il gemellaggio tra i ragazzi di RadiodaSud e quelli di Radio CAP Bologna, e con Al di la del Muro (ore 17): l’iniziativa che vedrà protagonisti i centri giovanili di #Altafrequenza: il progetto realizzato con il sostegno di Impresa Sociale Con i Bambini che mette in connessione scuole, centri di aggregazione e servizi pubblici territoriali per dare vita a tre poli educativi con nuovi spazi, nuove attività e una nuova didattica per i ragazzi di alcuni dei Municipi più difficili di Roma (VII, IX e XI).

    Nella stessa giornata, a partire dalle ore 18, tre momenti di discussione e approfondimento per parlare di Berlino-Europa, trent’anni dopo con il Goethe Institut, per riflettere su Muri e Politica con il giornalista, direttore dell’Espresso, Marco Damilano e per riaccendere i riflettori su La Storia siamo noi. La caduta del Muro con il giornalista Giovanni Minoli. A chiudere, alle ore 21:30, la performance-talk Tenebra è la notte del rapper-filosofo Murubutu che fa del rap un mezzo espressivo per trasmettere contenuti di ordine culturale senza mai perdere l’attenzione verso la cura stilistica.

    Il 28 settembre alle ore 10:30 spazio ai Professionisti dell’antimafia in ricordo di Leonardo Sciascia a trent’anni dalla morte e per riflettere sulle vecchie e nuove sfide che si pongono per il movimento antimafia alla luce degli ultimi fatti di cronaca, nonché a partire dalla relazione di Enzo Ciconte, storico e docente presso l’Università Roma Tre. Alle ore 18, invece, l’omaggio ad Alexander Langer con Giuseppe Civati, politico, editore e autore de Il Piano Langer, e a seguire il talk #aprireiporti che vedrà intervenire, tra gli altri, il deputato Matteo Orfini.

    Il festival sarà anche l’occasione per conferire i Premi Restart Antimafia 2019 ad alcune personalità e realtà del mondo della cultura e del sociale che si sono distinte per il loro impegno in chiave antimafia: lo scrittore Sandro Veronesi, il giornalista Domenico Iannacone, la Casa delle Donne Lucha y Siesta, Maria Zagaria e la battaglia di Biblioteca Casal di Principe.

    Chiudono la quinta edizione di Restart le istanze musicali e ironiche, in chiave sociale, di Emilio Stella e del suo ultimo album Suonato (ore 21.30) che evocano case popolari, vita in cantiere, strade per il lavoro o per il mare e scenari rappresentativi di esperienze e di emozioni intrise di romanità.

    Per tutti gli eventi, l’ingresso è libero con tessera associativa Fitel 2019.

    Per visualizzare il programma completo: www.dasud.it/restart-2018/

     

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