Il viaggio di Felicia dal 20 aprile al Brancaccino

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    Felicia è una ragazza rumena, ma potrebbe essere di un qualsiasi altro paese dell’est, o una migrante africana, o asiatica, molto sognatrice e con i piedi poco piantati per terra. Il crollo del regime comunista e la miseria crescente l’hanno spinta a lasciare la sua patria ed emigrare in Italia. Come per molte sue connazionali anche per Felicia l’Italia è prima di tutto ciò che ha visto in televisione: la famigliola del Mulino Bianco, i milioni di euro in palio ogni giorno nei quiz serali, il paese dei balocchi dove la ricchezza basta saperla prendere o volerla, per acciuffarla, ma anche, il luogo ideale dove realizzare il suo sogno d’integrazione.

    Felicia con il visto turistico viene in Italia, a Roma, con la certezza che trovare un lavoro e ben retribuito sarà una barzelletta, così come essere accettata. Ma la realtà è diversa: il lavoro onesto è duro, mal pagato e, spesso, sfruttato e c’è sempre qualcuno pronto a specularci sopra. Per non parlare del costo della vita e dell’affitto pel buco di casa dove abita. E l’integrazione, poi, non è così ovvia e scontata.

    Il viaggio di Felicia

    Il viaggio di Felicia

    NOTE DI REGIA

    Il monologo di Claudio Pallottini è un viaggio la cui partenza e il cui arrivo non sono soltanto un luogo geografico definito, ma un luogo della mente.

    Il luogo deove la protagonista fa i conti con la realtà che si infrange con il suo sogno d’integrazione e di successo.

    Il luogo della delusione della protagonista che accetta la sua vita per ciò che è, per la parte di destino che le è stata assegnata.

    Rendere questo viaggio è stato il compito della regia, che lo ha fatto facendo ricorso a linguaggi extra teatrali come il fumetto e la tv; o il racconto in terza persona di stampo Brechtiano.

    Felicia ci racconta così il suo viaggio con semplicità, senza rancore, ma anzi, con leggerezza e ironia, grazie alla sua capacità di confondere e confondersi la realtà che vive con l’immaginazione e il sogno.

    Marco Simeoli

    BRANCACCINO

    Via Mecenate 2, Roma – www.teatrobrancaccio.it

    Dal giovedì al sabato ore 20, domenica ore 18

    Biglietto: 15,50 € – Card open 5 ingressi 55 euro

    BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO Via Merulana, 244 | tel 06 80687231 | botteghino@teatrobrancaccio.it

    UFFICIO PROMOZIONE tel 06 80687232 | promozione@teatrobrancaccio.it

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