X-FIles – La recensione dei nuovi episodi!

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    mulder_scully_xfiles_stagione10 Era il 1993 quando il genio di Chris Carter ci presentò per la prima volta l’agente speciale Fox Mulder e la sua neo collega Dana Scully, affiancatagli solo nel tentativo vano di smontare le sue convinzioni paranormali e poco scientifiche; da quel momento per 9 stagioni abbiamo accompagnato la coppia, che si consoliderà tra le più famose dell’universo delle serie tv, nello studio e l’indagine di centinaia di X-Files tra dolori e scoperte incredibili, tra complotti e vendette fino all’ormai a sua volta lontano 2002.

    Da quel momento voci su voci si sono rincorse su un possibile ritorno degli X-Files, che nel 2008 tornarono ma sul grande schermo con un lungometraggio autoconclusivo che però non ottenne il successo sperato né da parte del pubblico, né da parte della critica.

    Nell’ultimo anno però qualcosa si è mosso sul serio, la miniserie di sei episodi annunciata il 25 marzo 2015 è già realtà e oggi possiamo tornare con Mulder e Scully alla ricerca della verità.

    I primi due episodi sono diametralmente opposti: il primo carico, esplosivo e adrenalinico mentre il secondo è più ragionato, classico, investigativo ma il risultato comune è presentarci in chiave moderna due tipici episodi della serie.
    Si parte con “La verità è ancora là fuori” una puntata che ha un solo evidente intento: ricontestualizzare ai giorni nostri i presupposti della serie. Dopo un’introduzione per voce dello stesso Fox Mulder che ci fa il punto sulla storia degli X-Files e sui punti cardini della sua storia come agente speciale dell’FBI, la serie viene proiettata nel 2015 citando ripetutamente eventi che hanno segnato la società negli anni di “pausa” ma anche inserendola in abitudini e comportamenti radicalmente cambiati in questi quattordici anni; con l’avvento dei social, dei blog e dei videoblog le teorie complottistiche impazzano sul web e vengono qui  presentate ben adattandosi alle ampie visioni di un Mulder che, nonostante gli anni passati, continua a voler insistentemente crederci.

    Uno strappo con quello che è stato per lanciare quello che sarà, in una prima puntata piena, che quasi stordisce e in cui manca però a tratti l’atmosfera di mistero, mancanza perfettamente recuperata però nel secondo episodio: Evoluzione della specie.

    “Founder’s mutation”, questo il titolo originale, ci riporta dentro le indagini classiche della serie e regala la sensazione di essere davvero tornati al fianco dei nostri personaggi preferiti, tra tinte grigie e intriganti misteri, corridoi e ragionamenti, insomma se siete degli appassionati l’effetto che vi farà sarà esattamente quello che cercavate.

    Mulder e Scully si trovano questa volta a dover indagare su un misterioso suicidio avvenuto negli uffici della Neugenics Technology senza apparenti prove a disposizione i due dovranno riprendere le antiche abitudini per fare luce sulla situazione.

    La struttura classica da “Mostro della settimana” che caratterizzava gli episodi autoconclusivi della serie  ne ha da sempre segnato il successo, regalando molti dei momenti preferiti dai fan;  la paura di molti appassionati, vista la breve durata della miniserie, era di trovarsi senza questo caratteristico tipo di puntata, ma per fortuna questo timore è stato subito scacciato da una puntata che vive e respira della serie originale e che fa ben sperare in prospettiva anche per il proseguo della serie.

    Non sono più gli anni 90 e il contesto intorno a loro è inevitabilmente cambiato ma quello che questi primi due episodi hanno confermato è che l’anima degli X-Files è ancora viva e promette di emozionarci ancora.

    Luca Silvestri

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