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Favola della domenica – I due giganti

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    C’erano una volta due fratelli giganti, di nome Nel e Ros, che avevano il compito di custodire una città. Si trattava di una città sperimentale in cui si promuovevano le arti, le lettere, le buone relazioni tra i cittadini e l’equa ripartizione delle risorse.

    Provenivano da terre lontane, situate oltre la Galassia Via Lattea.Erano gli unici superstiti di una popolazione molto avanzata estintasi per guerre nucleari tra pianeti. Si erano salvati grazie a un’astronave rimasta incolume dal disastro.

    I terrestri li avevano accolti con timore fin quando fratello e sorella non avevano presentato il progetto di costruire una città a somiglianza di quelle esistenti sul loro pianeta.

    Un giorno ricevettero la visita di un ragazzo proveniente dall’osservatorio astronomico: ‘Abbiamo ricevuto un messaggio insolito: alcuni giganti venuti dal passato si sono salvati dalla distruzione nucleare che ha distrutto il vostro pianeta e, ricostruita con mezzi di fortuna un’astronave, sono ora in viaggio verso la Terra’.

    ‘Muoviamoci! Andiamo a parlare con loro’.

    All’osservatorio c’era molto fermento. Il nuovo avvenimento era sconvolgente. Inoltre, si discuteva su dove far atterrare il velivolo spaziale.

    ‘Non c’è di che preoccuparsi’ dissero Nel e Ros. ‘L’astronave rimarrà sospesa in aria e soltanto una navetta, che non ha bisogno di molto terreno, atterrerà nei dintorni’.

    Comunicarono a bordo le coordinate e rimasero in attesa. Si sentirono delle voci: ‘Salve Nel, salve Ros. Siamo felici di poterci riunire a voi’.

    ‘Sei tu, Ben? Chi altro c’è con te?’

    ‘Ci sono Gemma, Maly, Stan e Stefy. Stiamo per atterrare’.

    ‘Benvenuti a voi’.

    L’operazione andò a buon fine.Presto cinque passeggeri scesero dalla navetta spaziale su un piano erboso. I due fratelli e parte del personale dell’osservatorio andarono loro incontro. Si salutarono festosamente.

    Quando vide Maly, Nel ricordò che su Ursu, ai tempi della guerra, era stata sospettata di aver sabotato, in combutta con gli aggressori, il progetto di evacuazione. Per questo, si ripromise di controllarla costantemente.

    ‘Per ringraziarvi dell’ospitalità, vi aiuteremo a raggiungere lo stesso progresso tecnologico che caratterizzava Ursu’ disse Ben, esperto informatico.

    ‘Il nostro pianeta è perduto’ disse malinconicamente Stan ‘ma, se siete d’accordo, potremo ricreare le stesse condizioni sul vostro’.

    Nel intervenne: ‘Non abbiamo però ancora scoperto chi e perché qualcuno ha tradito la sua stessa gente aprendo le porte ad aggressori venuti da fuori’.

    ‘Nessuno è in grado di rivelare il mistero ormai ‘affermò Maly. ‘E’ un argomento chiuso’.

    I giganti furono sistemati in una costruzione prefabbricata pensata apposta per la loro statura. Presto tutti e cinque iniziarono a lavorare per ottenere anche sul pianeta Terra una società avanzata come avevano avuto su Ursu.

    Stefy e Gemma, con le loro specializzazioni, si dedicarono a istruire i ragazzi sul modo migliore di prendersi cura di se stessi e di guidare i più piccoli in attività manuali, intellettuali e artistiche.

    Ben e Nel insegnarono come sfruttare al meglio le risorse di energia libera e pulita.

    Ros insegnava filosofia, spiritualità ed esoterismo.

    Maly, esperta architetto, si dedicò a costruire calotte in materiale antinucleare attorno ad ogni città poiché, affermava, il vero motivo per cui il loro pianeta era andato distrutto era stata la mancanza di sistemi che lo proteggessero da invasioni esterne.

    Nel non commentava ma controllò con più accuratezza l’opera della ragazza. Dopo poco tempo, si avvide che i pannelli usati per la costruzioni delle cupole presentavano delle minuscole fenditure. Stan e Maly erano fidanzati: ‘Mi dispiacerebbe dover ammettere il suo tradimento’ confidò Stan a Nel, ‘ma la lealtà è la prima regola del nostro codice. Se Maly è responsabile della distruzione di Ursu e del sabotaggio delle calotte, ne risponderà’.

    Sicura di sé e priva di scrupoli, la ragazza fu sorpresa mentre comunicava segretamente con una razza aliena. Fu prontamente bloccata e imprigionata.

    Quando Stan le chiese ragione delle sue azioni, Maly confessò: ‘Io non sono come voi. Sono di un’altra razza. Assumo le fattezze  dell’umanità del pianeta nel quale mi confondo per conquistarlo. Con Ursu è andata male. Lo scoppio nucleare l’ha distrutto ma il mio popolo è in pericolo di estinzione. Ha bisogno di un pianeta in cui vivere. Continueremo a cercare. Per amore di Stan, chiederò alla mia gente di lasciarvi in pace’.

    Dopo queste parole, Maly si trasformò in un gigantesco uccello nero dalle grandi ali e, liberatosi dalle sbarre, s’involò verso il cielo serale dipinto di un blu cobalto.

    I sei giganti rimasti fecero giuramento di lealtà e dedizione al popolo della Terra e, da allora in poi, si integrarono nella civiltà umana aiutandola nell’evoluzione.

    Maria Rosaria Fortini

     

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