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Favola della domenica – La fatina Unduetre

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    C’era una volta una Fatina che si chiamava Unduetre. Si occupava del buon funzionamento della terra e del cielo: che i fiori fossero rigogliosi e il sole e le stelle sempre splendenti.

    La Fatina aveva due sorelle che si chiamavano Fatina Uno e Fatina Due.

    Fatina Uno quando arrivava la sera accendeva tutte le stelle che sono in cielo. Mentre Fatina Due innaffiava i fiori che sono nei prati.

    Un giorno Fatina Uno prese un brutto raffreddore. ‘Etcì, Etcì!’ esclamava con le lacrime agli occhi. Quella sera non poté accendere le stelle nel cielo.

    Sulla faccia della Terra diventò tutto buio.

    Fatina Uno chiese aiuto alla sorella Fatina Due: ‘Aiutami sorella, questa sera non ho potuto accendere le stelle. La Terra è al buio e gli uomini sono sconvolti’.

    Fatina Due disse: ‘Dammi la tua bacchetta magica. Accenderò io le stelle nel cielo al posto tuo.’

    Ma quando fu in cielo, Fatina Due si spaventò tanto perché non vedeva nulla. Perse l’equilibrio e cadde rovinosamente sull’erba e sui fiori dei suoi prati.

    ‘Aiuto!’ esclamò. ‘Se ho paura del buio non riuscirò ad accendere le stelle nel cielo e senza la luce delle stelle non riuscirò neanche ad innaffiare le mie piante e i miei fiori.’

    Arrivò Fatina Unduetre tremendamente agitata: ‘Che succede? Che succede? In cielo non ci sono le stelle e tutti i fiori si stanno seccando!’

    ‘Nostra sorella Uno è malata e ha dato a me il compito di accendere le stelle, ma io ho paura del buio e non ci riesco’ disse Fatina Due.

    “Va bene, va bene, ci penserò io. Vieni con me, ti accompagno, così non avrai più paura del buio.’

    Fatina Due e Fatina Unduetre accesero le stelle nel cielo e innaffiarono i fiori dei prati. Fatina Due fu felice di aver superato la sua paura. Poi riportarono la bacchetta magica a Fatina Uno che starnutiva a più non posso:

    ‘Etci, etci! Grazie! Mi dispiace tanto di non aver potuto fare il mio lavoro.’

    Fatina Unduetre la tranquillizzò: ‘Non ti preoccupare, sorellina, tutto funziona a meraviglia quando ci si vuole bene e ci si può aiutare a vicenda’.

    Maria Rosaria Fortini

     

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