Municipio I, Nuovo ricovero per 25 persone

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Roma – In una nota del I Municipio si legge di un ricovero notturno per 25 persone nelle ore più fredde. Ma anche un insieme di servizi socio sanitari finalizzato a promuovere un percorso di inclusione delle persone accolte. E’
questo l’innovativo progetto avviato in Via Dandolo 63, realizzato con il Centro regionale Sant’Alessio, insieme alle Acli di Roma e Provincia e alla Croce Rossa di Roma.

Venticinque posti garantiti ogni notte, a partire dalle ore 18, in una struttura residenziale a Trastevere, composta da tre grandi appartamenti, resa disponibile dal Fondo Sant’Alessio gestito da Sorgente Sgr per tramite dell’Ipab, con la fornitura di pasto caldo per la cena e colazione al mattino. Il tutto accompagnato – per chi ne avesse bisogno – da assistenza sanitaria, sociale, psicologica, legale, orientamento al lavoro, servizio di patronato.
“Con questa progetto abbiamo voluto mettere a disposizione della rete cittadina di accoglienza altri 25 posti, con alcuni elementi di innovazione” sono state le dichiarazioni Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio, e di Emiliano Monteverde, assessore municipale alle Politiche sociali.

“Il primo, che va in continuità con l’esperienza realizzata lo scorso anno in Via della Penitenza sempre in collaborazione con Acli e Croce Rossa, e’ quello di provare a costruire al di la’ dell’accoglienza – per quanto possibile – un percorso di recupero strutturato sulle persone. L’ulteriore innovazione di quest’anno – continuano Alfonsi e Monteverde- e’ che il progetto si realizza in una palazzina articolata in veri e propri appartamenti perfettamente attrezzati per l’accoglienza, il che facilita sicuramente l’aiuto per alcune tipologie che presentano problematiche specifiche, come i nuclei familiari e le donne sole”.

“L’accoglienza e’ un dovere delle Istituzioni: per questo, il Centro Regionale Sant’Alessio, grazie alla disponibilità del Fondo, ha voluto offrire la propria collaborazione al I Municipio, favorendo la disponibilità dell’edificio in via
Dandolo -ha dichiarato Amedeo Piva, Presidente dell’Ipab-. Il ricovero, che resterà attivo per 75 giorni, non solo garantirà accoglienza alle persone che decideranno di usufruirne, ma rappresenterà un presidio di sicurezza interno allo stesso edificio, rimasto inabitato nelle more della programmata valorizzazione, e per l’intero Rione Trastevere”.

“Questo progetto che da’ un ricovero nelle ore più fredde della giornata -sottolinea il Presidente della Croce Rossa di Roma, Debora Diodati -significa dare una possibilità in più a chi sceglie di trovarvi riparo. La sinergia tra associazioni del volontariato e Istituzioni può portare a unire gli sforzi per provare a fare del bene nel migliore dei modi. Coi i nostri volontari siamo sulle strade durante tutto l’anno e conosciamo da vicino un fenomeno a cui va data una risposta concreta. Questo e’ un passo nella direzione giusta”.

“Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa- specifica il Presidente delle Acli di Roma e provincia, Lidia Borzi’-, anche perché prevediamo di portare avanti con chi si rivolgerà a questo centro anche un progetto di inclusione attiva che possa dare supporto e aiuto anche al termine di questa esperienza e andare oltre l’assistenza immediata. Come Acli di Roma il nostro impegno prevede anche la distribuzione dei pasti sostenendo anche
il contrasto allo spreco e per questo ringraziamo la nostra rete di hotel e ristoranti della Capitale che hanno scelto di aiutarci e i forni che aderiscono al progetto il pane A Chi Serve 2.0”.

 

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