Torresina, quando la buona volontà dei cittadini non basta

Con Fatti In Comune non vogliamo raccontare solo i problemi e le criticità del territorio ma anche e soprattutto le così dette best practice, gli esempi virtuosi che vedono protagonisti cittadini volontari (e volenterosi) all’opera per migliorare la propria città e i suoi servizi in modo proattivo e concreto.

Rivedi qui la prima puntata di Fatti In Comune.

Nella prima puntata di questo nuovo format, realizzato da Roma Daily News in collaborazione con We Want Radio e condotto da Maria Romana Barraco e Alessio Cecera tutti i giovedì alle 17:00 su Roma Daily News Tv, ci siamo occupati delle aree verdi del territorio del Municipio XIV e, proprio in tema di best practice, vi abbiamo parlato del parco giochi Zietta Liù di Torresina.

Anche qui, in una delle realtivamente nuove aree periferiche del Municipio, sorge un’area verde fiore all’occhiello di un intero quartiere che grazie soprattutto all’operato di alcuni cittadini volontari e del comitato di quartiere è certamente un bell’esempio di cura e responsabilità della cosa comune.

Siamo andati  con le nostre telecamere a documentare di persona le condizioni del parco così come sono oggi, a seguito di alcune vicende di natura burocratica che lo hanno interessato negli scorsi mesi e che di fatto ne hanno messo a rischio la gestione a cura da parte el comitato di quartiere così come è stato in questi ultimi anni e quindi la fruizione stessa da parte dei cittadini.

Ce ne ha parlato meglio e in modo più approfondito Antonio Giustiniani del comitato di quartiere Torresina. Come ha raccontato ai nostri microfoni, la storia dell’area verde e del suo stretto rapporto con questo comitato risale al 2011 quando il parco viene loro assegnato in qualità di custodi (a titolo gratuito) dall’allora aministrazione locale. A quel periodo risale anche la realizzazione del campetto da calcio, le segnalazioni sulla cui pericolosità lo hanno accompagnato praticamente fin dall’inizio. Da allora ci sono stati alcuni tentativi di risoluzione che però non sono andati in porto, fino ad arrivare alla scorsa primavera con le dimissioni del presidente del comitato di quartiere Antonio Picciau a seguito dei ripetuti atti vandalici ai danni degli arredi del parco, le conseguenti e continue segnalazioni a chi di dovere e al tempo stesso le mancate risposte d’intervento da parte delle istituzioni.

Così il comitato ha preso la decisione (sofferta) di chiudere il parco e riconsegnarne le chiavi come segno di protesta nei confronti dell’ammistrazione che da tempo mancava di risposte alle richieste avanzate. Successivamente, un passo indietro, a seguito anche della diffida da parte del direttore del Municipio.

La nostra intervista ha avuto luogo a fine maggio. A luglio, il direttore della UOT (Unità Organizzativa Tecnica) del Municipio ha provveduto a rimuovere tutta la recinzione e il relativo cordolo, mantenendo così l’impegno preso a riguardo tempo prima, permettendo in questo modo la fruibilità del campetto da parte dei bambini.

Il problema più grande, ad oggi, è senza dubbio la difficoltà da parte di “semplici” cittadini che, su base volontaria, seppur con tanta dedizione e impegno, non riescono a fare fronte a oneri di gestione troppo grandi che non a caso, infatti, competono ad amministrazioni e istituzioni. La mancanza di fondi (o comunque la difficoltà e il costante e inesorabile peso della loro ricerca) unita a una burocrazia sempre più complessa e intricata, rendono di fatto l’operato di questi cittadini una scalata sempre più faticosa e comprensibilmente insostenibile a una montagna i cui sentieri si fanno ogni giorno più ripidi, impervi e inaccessibili.

Ma la forza di queste esperienze, come in questo caso, è proprio nell’impegno e nella creatività dei cittadini che si dedicano anche ad animare lo stesso tessuto del quartiere attraverso eventi e iniziative di conviavialità nello spirito dello stare insieme vivendo il terriorio. Tra queste, ricordiamo ad esempio la sagra del rigatone all’amatriciana (i cui utili ricavati dell’edizione dello scorso anno sono stati devolti dal comitato al Comune di Amatrice, mentre quelli degli anni precedenti sono sempre andati a supportare la manutenzione dello stesso parco e del quartiere), il mercatino natalizio degli artigiani, la festa dell’albero, le numerose giornate di pulizia e decoro in collaborazione con la squadra del Retake, il baratto delle figurine e non per ultima l’originale Bibliocabina per il libero scambio di libri.

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