Santonocito (FdI): “Municipio invaso da rami e tronchi caduti”

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“Nonostante le Ordinanze della Sindaca, che dispongono la riapertura di alcuni parchi e ville nella città di Roma, finita l’emergenza del maltempo seguita all’abbondante nevicata di fine febbraio, sul territorio della Capitale permangono delle “assurdità”, tutte romane, inspiegabili da comprendere” così in una nota Lorenzo Santonocito, Consigliere nel Municipio Roma I per FDI e Presidente della Commissione Trasparenza.

“Dopo più di tre settimane il nostro Municipio è ancora invaso, in diverse strade, da rami e tronchi caduti, tagliati e ammassati in prossimità dei marciapiedi, che occupano posti auto, anche di disabili, e limitano fortemente la viabilità pedonale. Solo per fare alcuni esempi, in Via Valadier, Via Paolo Emilio, Via dei Gracchi ma anche in altre zone di Trionfale e Della Vittoria, permangono ancora, ammassati in bella vista, cumoli di legname, residui degli abbattimenti post neve di Febbraio.

E’ ancora inagibile anche l’area giochi di Piazza S. Maria Liberatrice, nel Rione Testaccio, dove le altalene e le attrezzature per i bambini sono sommerse da una montagna di rami, frasche e tronchi segati”.

Lorenzo Santonocito

Lorenzo Santonocito

“Ho provveduto a segnalare al Dipartimento Ambiente e al Responsabile Servizio Giardini del nostro Municipio tale situazione che ha davvero dell’incredibile, chiedendo di conoscere le motivazioni di un tale ritardo” – così Lorenzo Santonocito, Consigliere per Fratelli d’Italia nel I Municipio.

Ma sono molte le segnalazioni analoghe che ci giungono dai cittadini. E’ di Sabato pomeriggio scorso la comunicazione che Villa Celimontana è ancora chiusa al pubblico e l’accesso ai giardini è permesso solo a coloro che devono frequentare i corsi o visitare le mostre presso la Società Geografica che ha sede all’interno della storica villa.

“La situazione del verde nel nostro Municipio è davvero disastrosa, ai limiti dell’emergenza e del rispetto dell’ordine pubblico” continua Lorenzo Santonocito.

E’ ora di programmare una serie di potature non più rinviabili e di avere la certezza e il riscontro dei monitoraggi effettuati e dei report eseguiti. “In caso contrario mi vedrò costretto a denunciare per omissione di atti di ufficio coloro che hanno la responsabilità diretta nell’intervenire e tralasciano di farlo nonostante le segnalazioni” conclude la nota.

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