Municipio V. Schiuma (NCS): il presidente fa orecchie da mercante

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Municipio Roma V. “Il presidente Giovanni Boccuzzi o crede di essere un furbo o parla a vanvera, o entrambe le cose. Dopo che in data 2 marzo e successivamente 23 marzo, ho protocollato delle question time per chiedere notizie sulla destinazione d’uso degli ex locali municipali siti in via dell’Acqua Bullicante (4 piani, con ampia area esterna coperta, ai civici 26 e 28), asserisce ora di aver risposto di fatto già con la Direttiva di Giunta n.3 del 27/1/2017, ove però si fa riferimento solo di alcuni locali del secondo piano”.

Lo dichiarano in una nota il capogruppo di Noi con Salvini nel Municipio V, Fabio Sabbatani Schiuma, insieme ad Antonella Savina e Anna Maria Paparatto, rispettivamente coordinatrice del Municipio V (area ex VI) e responsabile di Torpignattara per NcS.

Municipio V. Schiuma (NCS), presidente Boccuzzi fa orecchie da mercante su uso locali municipali

“Fortunatamente – continua – è stata accolta la nostra richiesta dalla presidente della commissione Trasparenza, Nunzia Castello (Pd), che vogliamo pubblicamente ringraziare, affinchè Boccuzzi sia convocato in audizione a riferire sulle sue fantomatiche trattative in corso.

Il bizzarro Boccuzzi infatti – prosegue la nota – dovrebbe fornire notizie sui restanti piani e sulle trattative in corso da lui esternate a un giornale in data 5 marzo 2017 in merito ai totali 4 piani: ‘ancora non possiamo esporci, stiamo parlando con dipartimenti e assessorati.

Fabio Sabbatani Schiuma

Fabio Sabbatani Schiuma

Noi con Salvini – conclude la nota – prosegue nella sua attività di denuncia su un territorio dove la bandiera della legalità è stata presto ammainata dalla maggioranza grillina e annuncia barricate nel caso di destinazione diversa da quella pubblica, ossia a ospitare immigrati o cedere i locali ad altre moschee.

Ribadiamo – aggiunge infine la nota – il sostegno alle proposte dei residenti a favore di spazi sociali e culturali, come, per esempio, una biblioteca, o anche la proposta di un centro per l’assistenza per quei tanti genitori separati caduti in indigenza e costretti alle mense pubbliche o a vivere in macchina”.

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