Municipio X, De Donno: “Nel mio programma ci sarà il protocollo Municipi senza Mafie dell’associazione Da Sud”

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Municipio X – Un ulteriore impegno sul tema della legalità. Con questo spirito Franco De Donno, candidato presidente del Municipio X con la lista Laboratorio Civico X, ha voluto includere – nel programma elettorale della sua campagna – il protocollo, proposto e formulato dall’associazione Da Sud nel novembre 2013, dal titolo “Municipi senza mafie”.

Il documento, pensato per essere stipulato con i minisindaci del Comune di Roma in carica, prevede l’approvazione e la messa in atto di una delibera antimafia.

De Donno

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“Un passo necessario – commenta De Donno – per dare un chiaro segnale ai nostri concittadini. Il Municipio X deve, a testa alta, immaginare un futuro nuovo e diverso, fatto di spirito civico, trasparenza e cultura della legalità. Per questo, nel mio programma, non potevo non includere un protocollo del genere”.

La delibera in questione verte su 5 punti fondamentali.

Il primo punto, intitolato “appalti a gare”, vede il municipio impegnarsi a “estendere l’obbligo per i propri uffici di rivolgere richiesta di informazioni antimafia al Prefetto in relazione alle imprese coinvolte, per ogni appalto superiore ai 150mila euro […] prevedere la facoltà di inserire nei contratti una clausola di recesso, che consenta all’ente di recedere senza penali da un contratto e l’obbligo per i propri uffici ad applicarla nel caso in cui l’informativa prefettizia su infiltrazioni mafiose arrivasse a lavori già iniziati”.

“Adottare – si legge ancora – l’obbligo di escludere da tutte le gare, in qualsiasi momento, le imprese legate alle mafie, qualora il Municipio acquisisca o sia ufficialmente informato circa provvedimenti dell’autorità giudiziaria”.

“Presidi anticorruzione e presidi antimafia”, altro argomento altrettanto importante. Tra le azioni che i firmatari devono portare avanti, ci sono: l’adozione di un Piano Triennale di Prevenzione, la nomina di un Responsabile della Prevenzione e della Corruzione e per la Trasparenza per sovrintendere al Piano, l’adozione di un Piano Triennale per la trasparenza e l’integrità che sia parte integrante del Piano di prevenzione della corruzione.

Terzo tema della delibera è dedicato ai beni confiscati. Da Sud chiede ai Presidenti di Municipio sottoscrittori di impegnarsi con gli enti competenti per “realizzare una mappatura dei beni immobili confiscati presenti sul proprio territorio, siano essi già destinati (e in gestione) o da destinare”. A questa mappatura dovrà seguire un iter trasparente e partecipativo per garantire che un determinato bene possa essere riutilizzato per fini sociali (previa pubblicità del suo status e della sua collocazione).

Ultime due questioni affrontate sono il gioco d’azzardo e l’istruzione e formazione. In particolare si sottolinea come il Municipio debba promuovere “il coordinamento con le autorità competenti per attivare iniziative di prevenzione degli eccessi nel gioco d’azzardo”, non prima di aver effettuato una “mappatura delle sale da gioco presenti sul proprio territorio, ai fini di una migliore conoscenza del fenomeno, dando conto dell’andamento di tali attività e di eventuali anomalie riscontrate a livello amministrativo dal Comune”.

Successivamente, dando attuazione alla Legge Regionale del 2013, il Municipio “promuove e sostiene forme di pubblicità e sostegno alle attività commerciali che scelgono di non installare slot machine e apparecchi analoghi”.

Sull’istruzione e formazione gli impegni ruotano intorno allo sviluppo di dibattiti pubblici sui temi “inerenti la giustizia sociale, il recupero della memoria, i beni confiscati, le mafie e in generale i contenuti di questo protocollo, promuovendo percorsi educativi e di formazione negli istituti scolastici del territorio”.

Il percorso però non termina nelle scuole perché coinvolge anche il personale amministrativo, invitandolo a “momenti di formazione sui temi della gestione degli appalti e sulle strategie anticorruzione”, così come sollecitare l’opinione pubblica per arricchire “l’informazione sociale […] la frontiera del cambiamento, rinforzando, nel contempo, il valore e il ruolo dell’associazionismo quale strumento essenziale per la lotta ai fenomeni di illegalità e ingiustizia”.

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