#STOPCAPORALATO – Presentazione del primo prodotto bio No Cap, il “pomodoro”

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    Cari lettori,

    No Cap

    questa settimana non potevamo mancare alla conferenza stampa, promossa il 25 febbraio da Rossella Muroni (ecologista e deputata LEU) nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, di presentazione del primo prodotto libero dal caporalato, il pomodoro bio No Cap, sostenuto da Goodland, start up che si occupa di rigenerazione agricola.

    Un progetto che ha tutte le potenzialità di innescare grandi cambiamenti.

    Due i protagonisti.

    Da una parte Yvan Sagnet, ex bracciante agricolo, attore principale della rivolta di Nardò nel 2011 che produce la prima legge sul caporalato (Legge n. 148/2011) e il nuovo disegno di legge migliorativo approvato questa estate al Senato (Ddl 2217), oggi Presidente di No Cap. Dall’altra Lucio Cavazzoni, dal 1999 prima Amministratore delegato e poi Presidente di Alce Nero, oggi Presidente di Goodland, una realtà che ha come obiettivo economie, ecologie, imprese che producano un forte impatto sociale sui territori.

    Insieme hanno dato vita, mettendo al centro il rispetto della dignità del bracciante agricolo e quello della terra, a un circolo virtuoso che abbraccia tutta la catena produttiva: i lavoratori, migranti che vivono nei ghetti ai quali viene restituita umanità attraverso contratti equi; le aziende agricole, come quelle di Rignano Garganico, che si impegnano al rispetto dei lavoratori da una parte e della sostenibilità ambientale dall’altra; i gruppi della distribuzione, che decidono il tipo di economia che vogliono sostenere e promuovere; i consumatori finali, che finiscono per essere consumati dalla serialità e dall’economia di scala di un sistema industriale basato sullo sfruttamento delle risorse e delle persone.

    «Il senso di impotenza» dice il Presidente Cavazzoni, «che si prova a scoprirci complici involontari di una pressione, spesso insostenibile, sull’ambiente e sulle persone, a causa di un prodotto che acquistiamo, ci fa stare male».

    «Contro lo sfruttamento dei braccianti» dice la deputata LEU Muroni, «serve una lotta senza quartiere a caporali e imprenditori senza scrupoli che si arricchiscono sulle spalle dei lavoratori». «Dobbiamo inoltre ricordarci» prosegue la deputata, «che tutti possiamo fare qualcosa per contrastare il caporalato: non comprare a prezzi troppo bassi, ma acquistare solo prodotti il cui costo possa retribuire in modo equo il lavoro agricolo che c’è dietro».

    E l’unico modo che abbiamo per non renderci complici infelici di questa economia malata è quello, come ama spesso ripetere Annalisa Corrado, di “scegliere con il portafoglio” ossia diventare anche noi protagonisti consapevoli di ciò che vogliamo sostenere.

    Alla Conferenza Stampa hanno preso la parola, oltre alla deputata LEU Rossella Muroni e ai due protagonisti del prodotto-progetto, anche Maria Luisa Terrenzio (imprenditrice agricola Prima Bio), Lucia Pompigna (bracciante agricola), Bruno Hassemer (fondatore Biopolis), Annalisa Corrado (ecologista e co-portavoce Green Italia), Giovanna Melandri (Presidente Fondazione MAXXI).

     

     

     

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