Le rubriche di RomaDailyNews - OPS - Opinioni politicamente scorrette - di Arrigo d'Armiento

MELATONINA: non è più un alimento, adesso è un farmaco (e costa 20 volte di più)

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    Costretto dalle dure necessità della vita a lavorare di notte e a dormire di giorno, ho assunto, come dicono i medici, melatonina per dieci anni di seguito, tutti i santi giorni. Non sono mai stato così bene. Era melatonina da 5 milligrammi, la compravo al supermercato, costava nove euri di 80 pasticchette.

    Dal 1° gennaio di quest’anno non posso farlo più. Con una di quelle leggi che tanto piaccono a chi le fa e tanto poco a chi le subisce, hanno deciso che la melatonina non è più un integratore alimentare, è un vero e proprio farmaco. La melatonina è nota da decenni e in tutto questo tempo non se n’era accorto nessuno.

    Siccome è un farmaco, hanno deciso che la dose giusta è di due milligrammi e chi vuole l’integratore deve accontentarsi di pasticche da un milligrammo. Per di più, l’unico farmaco finora ammesso è un farmaco retard: funziona per otto ore o giù di lì. E se uno, per esempio io, vuole dormire solo tre o quattro ore per volta? Non può certo assumere il farmaco, rimarrebbe assonnato tutto il resto della giornata, forse. Deve ricorrere allora all’integratore, che per fortuna non è retard. Ma un milligrammo è, in molti casi, troppo poco. Niente paura, se ne possono prendere tre, quattro, cinque pasticche, tanto a casa l’Aifa non ti controlla.

    Ah, dimenticavo, c’è un altro piccolo problema. Il farmaco costa 20 euri per 20 pasticche da 2 milligrammi. Quando era un alimento costava 9 euri per 80 pasticche da 5 milligrammi. Insomma, il farmaco costa otto volte di più a pasticca, ma se si tiene conto della dose bisogna moltiplicare otto per 2,5 e cioè il farmaco costa 20 volte l’integratore tolto dal commercio.

    Sarà per questo che adesso è diventato un farmaco? Non lo so, ma ho paura che presto quelli, che possono decidere di che morte deve morire il suddito pecora, trasformeranno in farmaco pure la camomilla.

    Pensate che affare. Adesso 25 bustine costano un euro. Quando farsi la tisana con la bustina sarà proibito – succederà, succederà, siatene certi – venderanno come farmaco bustine più piccole a un prezzo particolarmente conveniente (per loro): 20 euri per 12 bustine. O forse anche più care. Si accettano scommesse.

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