Roma. Tronca: vogliamo lasciare città migliore al nuovo sindaco

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    Paolo Tronca

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    “L’impegno è complesso, come è complessa Roma. Ma io e la mia squadra lavoriamo costantemente, a 360 gradi. Punto a lasciare la città riavviata, in condizioni migliori rispetto a come l’ho trovata e consegnarla così a chi, democraticamente eletto, diventerà primo cittadino della Capitale”.

    Lo ha detto a Voci del Mattino, Radio1 Rai, Francesco Paolo Tronca, commissario prefettizio della città di Roma, a 100 giorni dal suo insediamento.

    “Sono diverse le cose che abbiamo fatto sinora e che ritengo significative: abbiamo sbloccato l’annosa questione del salario accessorio, abbiamo riavviato i tavoli sindacali, proseguito la lotta all’abusivismo, intrapreso la potatura dei tanti alberi (400 mila) che non si faceva da anni, la sistematica pulizia dei quartieri, il riavvio del decoro urbano, dei cantieri. Insomma stiamo cercando di rimettere in moto una città che aveva bisogno di ricominciare a camminare e a correre.

    Uno dei grandi problemi da affrontare- ha osservato il prefetto Tronca- è quello dell’inquinamento. Quando le centraline rilevano livelli molto alti si possono adottare provvedimenti tampone ma dobbiamo renderci conto che soltanto progetti a medio e lungo termine possono produrre effetti positivi, perchè il problema va affrontato in modo strutturale. Dopo che il ministero ha prodotto il protocollo con le linee guida sull’inquinamento, abbiamo messo intorno a un tavolo tutte le professionalità migliori, per capire quali siano gli interventi da fare. E da questo lavoro sono emerse alcune proposte che se prese singolarmente possono apparire limitate, come la lotta alla sosta in doppia fila, il potenziamento dei mezzi pubblici, la perfetta sincronizzazione dei semafori, ma se attuate di concerto fra loro possono produrre benefici effetti”.

    “Stiamo lavorando al nuovo piano anticorruzione- ha spiegato ancora il commissario dell’amministrazione capitolina a Voci del Mattino- e contiamo di ultimarlo quanto prima. Si ispira alle linee guida tracciate dall’Anac di Raffaele Cantone ma io ritengo che il tema della pubblica amministrazione non debba limitarsi alla questione, pure molto importante, della lotta alla corruzione e al malaffare. Ci vuole una nuova etica della pubblica amministrazione che adesso viene vista dal cittadino come l’emblema della burocrazia, quindi in una chiave del tutto negativa. Indubbiamente, la burocrazia tutto rallenta, tutto complica, quando invece sarebbe fondamentale velocizzare e semplificare il più possibile, anche perchè nella farraginosità, nella complessità delle cose si può insinuare e annidare quella opacità che poi può sfociare nella corruzione. Quindi occorre una svolta nella pubblica amministrazione, che sia composta da persone orgogliose del ruolo che rivestono, con la dignità di appartenenza, più motivate, più consapevoli delle proprie responsabilità. E’ sul senso di responsabilità che dobbiamo agire”.

    “Al sindaco che verrà dopo di me- ha concluso Tronca- sento di consigliare che punti su una amministrazione capitolina consapevole del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, per ridare fiducia alla città, smontando il meccanismo di rassegnazione all”inefficienza. La rassegnazione è sempre pericolosa in un processo collettivo di democrazia. Credo che Roma abbia potenzialità straordinarie, superiori a qualsiasi altra città metropolitana. Occorre soltanto farle emergere ed esprimere compiutamente”. (Agenzia Dire)

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