A settembre fine lavori piazzale ovest Tiburtina, resta nodo alberi

Roma – I lavori per la risistemazione superficiale del piazzale ovest della stazione Tiburtina si concluderanno, se tutto fila liscio, nel settembre del 2022. A meno che il progetto, i cui cantieri sono in corso, non venga stravolto in corso d’opera.

Questa la notizia emersa durante la lunga seduta congiunta delle commissioni capitoline Mobilità e Urbanistica che questa mattina si sono riunite proprio per trattare il tema del futuro delle aree a ridosso della seconda stazione ferroviaria di Roma, alla presenza dei comitati che da anni si battono per la rinascita della zona.

Quello di questa mattina è stato il primo incontro, dopo la fine dell’amministrazione Raggi, tra i cittadini e le Istituzioni capitoline, arrivato, tra l’altro, dopo le aperture dei giorni scorsi dell’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, sulla possibilità di riprendere il progetto di iniziativa popolare sulla risistemazione del piazzale ovest e di via Mazzoni e sul restyling sulla sede attuale dell’autostazione Tibus.

Un’ipotesi urbanistica che era stata bocciata durante la scorsa consiliatura. Diversi sono stati i temi sul tavolo. Il primo riguarda l’area attualmente interessata dai lavori destinati alla risistemazione pedonale della porzione del piazzale ovest più immediatamente vicino all’ingresso monumentale della stazione Tiburtina e la realizzazione di un doppio viale, uno pedonale e uno carrabile, parallelo all’attuale sedime di via Guido Mazzoni.

“Gli attuali lavori in corso- ha spiegato, in tal senso, Andrea Ruggeri, del dipartimento Lavori Pubblici del Comune di Roma- hanno subito ritardi legati alla ricollocazione delle bancarelle del mercato su via Mazzoni e alla collocazione degli stalli per la sosta dei taxi.”

“Ora tutto sembrerebbe essere risolto: possiamo dare nuovo impulso al cantiere e aggredire la sistemazione di via Mazzoni. L’orizzonte temporale per il completamento del cantiere è il settembre 2022. Questo sulla base del progetto approvato. Siamo, comunque, pronti a potenziare l’organico di cantiere”.

In realtà i cittadini presenti alla riunione, a partire dai rappresentanti del Comitato Cittadini stazione Tiburtina, hanno contestato, anche questa mattina, proprio il progetto in corso, in particolare per l’imminente taglio di un gruppo di lecci presenti sulla sede del cantiere.

“Era da tempo che non si portava il dibattito in un’assemblea come questa e di questo siamo soddisfatti- ha spiegato il portavoce del comitato Lorenzo Mancuso- ma siamo preoccupati per il prossimo taglio degli alberi. L’obiettivo minimo sarebbe trapiantarli ma in realtà quello primario sarebbe lasciarlì li dove sono, anche per evitare di compromettere definitivamente un’area con migliaia di metri quadrati rivestiti di gres porcellanato e senza ombra.”

“Attualmente nell’area abbiano tre architetture di qualità come la stazione, la sede Bnl e la Città del Sole con attorno uno spazio urbano lasciato a sé stesso, in degrado. Mentre il lato Pietralata è in totale abbandono e la nuova tangenziale ha problemi, si allaga e viene chiusa spesso.”

“Noi nel 2019 abbiamo presentato la nostra proposta di riassetto del piazzale ovest con una delibera di iniziativa popolare che recentemente ha ottenuto l’apprezzamento di Patanè e della presidente del II Municipio, Francesca Del Bello. Non siamo contrari a investimenti privati nell’area, o alla densificazione di Pietralata. Il nostro obiettivo è che a fronte degli investimenti privati vengano distribuiti benefici sugli spazi pubblici”.

Proprio De Bello, presente alla riunione, ha però fatto capire che sarà difficile fermare il taglio degli alberi. “Se si fa la strada purtroppo non possono restare gli alberi- ha spiegato- io sono d’accordo con voi. Quel progetto il Municipio non lo condivideva. Domani avremo una riunione al termine della quale proporremo all’assessora Segnalini di non abbattere gli alberi ma semmai spostarli. Poi chiederemo di andare oltre il perimetro dell’attuale cantiere rifacendo anche alcuni marciapiedi”.

Fin qui il tema del cantiere in corso. Sullo sfondo, infine, sono restati, senza essere più di tanto affrontati, gli altri due temi legati all’area della stazione. Il secondo step di rinascita dell’area riguarderà, appunto, il progetto di iniziativa popolare sulla restante parte del piazzale Ovest, ben più grande di quella su cui si sta lavorando attualmente. Qui il comitato vorrebbe che venisse ripreso il suo progetto.

Il terzo step, infine, sarà il piano di riassetto del piazzale Est, dove Fs vorrebbe realizzare il suo nuovo quartier generale all’interno di un avvenieristico centro direzionale. Un tema non affrontato oggi e su cui è in corso un filo diretto tra il Comune di Roma e Fs Sistemi Urbani. Su tutti questi temi il presidente della commissione, Giovanni Zannola, ha fatto sapere che si discuterà ancora e a breve.

“Non so se con un tavolo tecnico o con una commissione speciale, ma uno strumento dovrà essere trovato per lavorare insieme- sono state le sue parole- Abbiamo deciso di riprendere un dialogo con il comitato che ha mostrato molta competenza. Parliamo di un luogo soggetto a vari interventi che non vorremmo fossero subiti ma condivisi da chi quei luoghi li vive e da chi ci lavora. Annuncio, in tal senso, anche la disponibilità a realizzare bagni e servizi igienici per il personale Atac”. (Agenzia Dire)