ACQUAPENDE​NTE, MONTINO: “STEFANO NASCE NELL’OSPED​ALE DISMESSO”

“Questa mattina all’ospedale di Acquapendente è nato Stefano. Si chiama come il ginecologo che l’ha salvato. La vicenda a lieto fine del bambino nato nell’ospedale chiuso dal piano di rientro è una buona notizia, ma, nello stesso tempo , suona come un ennesimo campanello d’allarme. Stefano infatti è stato salvato dal caso. Questa mattina la mamma si è presentata in ospedale e presentava tutte le condizioni di un parto a rischio. In più il bimbo era in posizione podalica. La sua “buona stella” ha voluto che proprio oggi e solo oggi, fossero presenti nell’ospedale dismesso, il ginecologo, l’anestesista e l’ostetrica. L’equipe minima necessaria perché potesse venire alla luce in sicurezza. La “buona stella” di Stefano per altro deve essere di quelle rarissime e potentissime che, al momento, delle nascita regalano la camicia visto che ha fatto si che tutto avvenisse, oltre che nel giorno giusto, anche nell’ora migliore. Fosse stato la sera, fosse stato domani, forse Stefano non ce l’avrebbe fatta. O forse sarebbe nato dentro un’ambulanza, in una delle curve che da Acquapendente portano a Viterbo in un’ora di viaggio. È andata bene, Stefano è nato ad Acquapendente in barba alle decisioni della Presidente Polverini. Gli facciamo tanti auguri e anche alla sua mamma fortunata quanto lui. Però una domanda si pone ed è drammatica: è normale che nell’anno di grazia 2012 per nascere in un paese di 6000 abitanti della regione italiana seconda per prodotto interno lordo e che ospita la Capitale d’Italia, si possa contare solo sulla buona stella? Forse è il caso di rivedere le scelte sull’ospedale di Acquapendente, e prima che sia troppo tardi. prima che vi capiti un paziente senza stelle amiche, per intenderci”.