Ail Roma dona nuova Tac a Ematologia Policlinico Umberto I

Roma – “Ail Roma e’ vicina al Policlinico Umberto I da 35 anni. Grazie a questa partnership il reparto di ematologia dal mese di luglio gode di una nuova Tac-tomografia assiale computerizzata”. Cosi’ il professore Maurizio Martelli, direttore del reparto di ematologia del Policlinico Umberto I di Roma, intervenuto durante la conferenza stampa online di questa mattina organizzata da Ail Roma.

“Ci siamo messi in moto nonostante la crisi pandemica- ha detto il presidente Ail Roma, Maria Luisa Vigano’- Abbiamo, infatti, realizzato una raccolta fondi sontuosa. Abbiamo chiesto finanziamenti alle banche e ci siamo soprattutto affidati ai nostri donatori fidelizzati. La Tac nuova era troppo importante per i pazienti ematologici”.

La nuova apparecchiatura- aggiunge Martelli- e’ stata necessaria per soddisfare due esigenze. La prima riguarda motivi logistici. Il reparto di ematologia, infatti, e’ distaccato dal policlinico, per questo avevamo bisogno di uno strumento interno. La seconda, invece, e’ legata all’efficienza, in quanto la vecchia Tac era vetusta e incapace di dare risultati soddisfacenti”.

Ha commentato l’acquisto della nuova Tac da parte di Ail Roma anche il professore Carlo Catalano, direttore del dipartimento di radiologia del Policlinico romano che ha sottolineato le qualita’ dello strumento diagnostico.

“La nuova Tac consente di effettuare piu’ esami diagnostici e soprattutto emette meno raggi x rispetto alla vecchia”, ha detto il professore. L’evento e’ stato anche un’occasione per affrontare il tema dell’assistenza domiciliare ai pazienti fragili, aspetto cruciale che sta interessando la crisi pandemica.

“Roma Ail- argomenta Claudio Cartoni- responsabile cure palliative e domiciliari del reparto di ematologia del policlinico Umberto I- insieme al nostro presidio ospedaliero ha garantito anche nelle fasi piu’ critiche della pandemia le cure domiciliari. I pazienti assistiti a casa devono avere percorsi di cura personalizzati, non devono essere trattati come pazienti di serie b”, ha aggiunto il professore.

Il professore Maurizio Martelli, incalzato dall’Agenzia Dire, ha espresso la sua opinione sul piano di vaccinazione anti-Covid. “Non mi piace parlare di questioni che non mi competono, tuttavia spero che gli 11 milioni di pazienti fragili siano destinatari sin da subito del vaccino anti-Covid”, ha detto durante la conferenza stampa.