Al via partecipazione ‘Anello Verde’, “Natura ricuce spazi urbani”

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Roma – Dalla Riserva Naturale della Valle dell’Aniene al Parco dell’Appia Antica passando dai parchi Casilino, Tiburtino, Centocelle, Serenissima.

È l’Anello verde di Roma, un progetto-visione di rete naturalistica e ambientale che riconnette la citta’ con il paesaggio e i suoi spazi pubblici attraverso i nodi dell’Anello ferroviario per uno sviluppo sostenibile del territorio, oggetto della delibera 143/2020 approvata a fine luglio dalla Giunta capitolina e ora arrivato alla fase partecipativa: oggi pomeriggio il progetto e’ stato al centro del webinar ‘Anello verde: il valore della rete culturale e creativa negli spazi urbani’, il secondo di tre incontri con l’obiettivo di concertare gli interventi da realizzare, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Luca Montuori, assessore capitolino all’Urbanistica e promotore dell’iniziativa, Luca Bergamo, vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, e Giovanni Boccuzzi, presidente Municipio V di Roma Capitale.

Quello di oggi, ha spiegato Montuori, “e’ il secondo di una serie di tre webinar nell’ottica della partecipazione che si lega alla delibera sul cosiddetto Anello verde di Roma Est. Il primo ha parlato del tema della naturalita’ degli spazi urbani e della loro rinaturalizzazione, quello di oggi riguarda il rapporto tra i luoghi della citta’ e la ricchezza delle reti culturali dei territori, il terzo sara’ sul rapporto tra la mobilita’ e gli spazi della citta’”.

Il V Municipio, ha sottolineato l’assessore, “e’ quello da cui e’ partito questo lavoro in quanto esempio di territorio con una particolare densita’ urbana a fronte della mancanza di spazi pubblici naturali: li’ abbiamo iniziato un lavoro che poi si e’ esteso in una fascia che va dal Parco dell’Aniene a quello dell’Appia, legandosi con il sistema dell’anello ferroviario nei Municipi IV, V, VII e VIII fino al XII, con la coda della stazione Trastevere.”

“Nel V Municipio, tra l’altro, cade anche il lavoro che stiamo facendo al Pigneto per la copertura del vallo ferroviario e la costruzione di un nuovo collegamento di scambio ferroviario tra diverse linee”.

“Siamo partiti a novembre 2016 con una risoluzione del Consiglio municipale che conteneva un appello accorato alla sindaca Raggi e all’assessore competente di salvaguardare tutti i beni verdi dei nostri quartieri, considerando che il V Municipio si estende per 27 chilometri quadrati e ha 250mila abitanti, con una densita’ di 9.186 persone al chilometro quadrato, e non abbiamo molto verde in paragone con tanti altri Municipi”, ha ricordato invece Boccuzzi.

“Ringrazio l’assessore Montuori per il lavoro fatto con la delibera 143/2020 che ci porta ristoro, e’ molto importante per noi che questa attivita’ venga svolta perche’ quel poco di verde che abbiamo dobbiamo assolutamente salvaguardarlo.”

“Puntiamo molto sull’Anello verde- ha sottolineato il minisindaco- perche’ secondo noi e’ molto importante che quest’attivita’ venga svolta bene e che, per quanto riguarda la cementificazione, non cadano piu’ nel nostro Municipio delle cubature ormai non piu’ supportabili ne’ sopportabili.”

“Anche per questo riteniamo che l’idea di un anello di congiunzione di tutti i nostri piccoli parchi, lanciata dalll’assessore capitolino alla Mobilita’, Pietro Calabrese, sarebbe molto importante e potremmo portarla avanti insieme all’anello verde”.

Oggi, ha commentato Bergamo, “parliamo di un tema che mi e’ caro. Le parole del presidente Mattarella all’Assemblea dell’Anci evocano un pensiero espresso ormai qualche anno fa dall’attuale Papa e che anch’io condivido: noi non viviamo un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento d’epoca”.

Secondo il vicesindaco “il meccanismo che porta al concorso delle persone nelle scelte di trasformazione della citta’ e’ potentissimo anche per la natura pedagogica che forza un gruppo a farsi comunita’, ma meccanismi non strutturati producono una terribile banalizzazione e semplificazione delle decisioni che paradossalmente poi producono l’effetto contrario.”

“Oggi bisogna consentire l’aumento di consapevolezza degli strumenti da parte della comunita’ e la formazione delle decisioni da parte di soggetti portatori di interessi anche non strutturati: un progetto come questo- ha concluso Bergamo- ha un grandissimo potenziale perche’ definisce un preciso campo di intervento interno alla citta’ con idee chiare e non ideologiche per quella che puo’ diventare un’operazione straordinariamente interessante”.

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