Alberti (Fds): “Correggere la manovra”

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    “I dati sul versamento della prima rata Imu diffusi dal Caf Cisl ne confermano l’iniquità. Una tassa che pesa soprattutto sui redditi più bassi e non colpisce lì dove la ricchezza è stata accumulata. Così come concepita, infatti, l’Imu sfugge al criterio costituzionale della progressività”. È quanto afferma il portavoce della Federazione della Sinistra di Roma,  Fabio Alberti.

    “L’Imu va abolita e sostituita con una patrimoniale comunale sui grandi patrimoni.

    Ma già da subito i comuni possono, sulla base della legislazione vigente, intervenire per rettificare, con la seconda rata, questa palese ingiustizia.

    Come FdS ribadiamo la proposta di legare al reddito gli importi delle detrazioni – che la legge prevede possano oscillare da 0  a 400 euro – e l’aliquota – che può variare da 0,02% a 0,06%. In questo modo si potrebbe azzerare o ridurre il carico per i redditi bassi e  medi spostandolo sui redditi alti ed elevati. Il Consiglio comunale sta discutendo in questi giorni le aliquote 2012 dell’Imu, quindi è perfettamente in grado di farlo”, conclude Alberti.

    Di seguito un esempio di come potrebbe essere rimodulata l’Imu effettuata con riferimento alle attuali fasce di reddito Irpef

    Redditi sino a 15.000 euro:  aliquota 0.2 – detrazione 400 euro

    Redditi da 15.000 a 28000: aliquota 0.3 – detrazione 300 euro

    Redditi da 28.000 a 55.000: aliquota 0.4 – detrazione 200 euro

    Redditi da 55.000 a 75.000: aliquota 0.6 – nessuna detrazione

    Redditi oltre 75.000: aliquota 0.6 – nessuna detrazione

    Con questa  ipotetica distribuzione l’Imu si azzererebbe sostanzialmente per i redditi inferiori al 15.000 euro e ridurrebbe fino a 28.000 con analoghi incrementi per i redditi superiori

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