Aluigi: Comune non alimenti polemiche e confusione

Roma – “La polemica di Roma Capitale nei confronti della Regione Lazio sui buoni spesa rappresenta purtroppo l’assenza di visione e capacita’ di intervento immediato da parte del Comune”. Lo dichiara Alessandra Aluigi, assessore alle Politiche sociali del Municipio Roma VIII.

“La confusione che si sta creando era stata ampiamente manifestata al Campidoglio affinche’ non accadesse. Il caos, in assenza di direttive certe, in cui da oltre una settimana come servizi sociali municipali siamo costretti a lavorare stanno rischiando di arrecare un grave danno a chi in questo momento e’ piu’ fragile, danno a cui, ahinoi, non puo’ bastare l’incredibile professionalita’ e senso di responsabilita’ dei presidi sociali dei Municipi- prosegue Aluigi- Con garbo istituzionale e spirito di collaborazione, alcuni assessori municipali avevano rappresentato al dipartimento capitolino i rischi di trovarci al punto in cui siamo ora.”

“Offrendo il massimo della collaborazione, inoltre, lunedi’ scorso il Municipio VIII aveva comunicato proprio quegli aspetti controversi, pur nell’assoluta urgenza degli interventi, di cui si discute oggi: la necessita’ di prevedere un meccanismo di integrazione tra i fondi nazionali e i fondi regionali, senza il quale il sistema di erogazione dei buoni sarebbe stato impossibile da gestire in maniera organica e collegiale; un criterio inoppugnabile in grado di chiarire tanto eventuali motivi di esclusione dalla misura quanto le modalita’ di calcolo del contributo da destinare ai soggetti beneficiari”.

“A distanza di una settimana, salvo un susseguirsi di schermaglie politiche, da Roma Capitale non e’ arrivato nessuna indicazione per permettere ai territori di lavorare in maniera sistematica limitando, inoltre, le inevitabili ed enormi disparita’ tra i diversi Municipi. Ancora una volta il Campidoglio si e’ dimostrato sordo ad una collaborazione coi territori, non ascoltando i governi municipali o i relativi servizi sociali. E il risultato e’ l’ennesimo fallimento, aggravato dal fatto che questa volta a pagarne le conseguenze sono i piu’ fragili”, conclude Aluigi.