Alunni e insegnanti della ‘Montessori’ protestano davanti al Miur con un asino foto

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    foto ansa

    A simboleggiare gli effetti dei «tagli sulla didattica» questa mattina davanti al ministero dell’Istruzione è arrivata Gina, un’asinella portata da alcune mamme del settimo circolo Montessori di Roma. In centinaia, tra genitori, bambini e insegnanti di diversi istituti romani, stanno protestando in viale Trastevere indossando orecchie d’asino contro il rischio che «il metodo Montessori scompaia a causa dei tagli alle maestre». Tra le scuole che partecipano al sit-in davanti al al Miur ci sono: il settimo circolo Montessori, l’Angelo Mauri, l’istituto comprensivo viale Adriatico e la Don Filippo Rinaldi, l’istituto occupato venerdì scorso da alcune mamme. «I tagli degli insegnanti producono la destrutturazione del tempo pieno e questo mette in serio pericolo il metodo Montessori che abbiamo scelto per i nostri figli – spiega la presidente del comitato genitori del VII circolo Montessori -. Il rischio, se verranno mantenuti questi tagli è che le scuole Montessori pubbliche scompariranno». «Siamo in piazza per chiedere al ministro Gelimini che venga rispettata la convenziona tra il ministero e l’Opera Nazionale Montessori che garantisce il tempo pieno – le fa eco Maura, una mamma ‘occupantè della Don Filippo Rinaldi -. Il metodo Montessori ha bisogno del tempo pieno per essere applicato. C’è bisogno che ci siano in ogni classe due insegnanti, che venga assicurato l’insegnate di sostegno per i bambini disabili e che ci lascino gli insegnanti d’inglese specialisti fino a quando almeno uno dei due insegnanti non sia specializzato».

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