Ama rispetta ordinanza: aree trasferenza a Ostia e Ponte Malnome

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Roma – In attesa di conoscere il sito o i siti per la discarica di Roma, Ama ha comunicato alla Regione i due dove realizzera’ altrettante stazioni di trasferenza, rispettando uno dei punti disposti dall’ordinanza firmata lo scorso 27 novembre dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. La prima soluzione individuata e’ la proroga fino al 2021 della stazione di trasferenza (che scadeva il prossimo 31 gennaio) nell’area Ama di Ponte Malnome, dove vengono stoccate fino a 300 tonnellate di rifiuti raccolti.

L’altra localizzazione (anche questa di proprieta’ della municipalizzata) e’ relativa all’area di via dei Romagnoli a Ostia, dove e’ attivo il tritovagliatore mobile. Restano sempre in piedi le trasferenze di Rocca Cencia e Maccarese ma l’azienda guidata da Stefano Zaghis ha comunicato che sta cercando altre due aree, per arricchire il ventaglio di possibilita’ a disposizione di Ama sotto questo aspetto e anche, presumibilmente, per coprire il quadrante nord della citta’, al momento sguarnito di zone dove potere “parcheggiare” per 48 ore i rifiuti raccolti.

Insomma, anche l’Ama ha fatto il proprio dovere (ha avviato pure la procedura per l’indizione della gara europea per esportare i rifiuti), adesso manca solo l’individuazione da parte di Roma Capitale dei siti e/o impianti esistenti dove collocare la diacarica di Roma e presumibilmente anche dei luoghi dove stoccare gli scarti del trattamento, in attesa della realizzazione del sito di smaltimento definitivo.

Il governatore Zingaretti, rispondendo a una lettera della Raggi, aveva dato la sua disponibilita’ alla sindaca di Roma di incontrarsi mercoledi’ ma la decisione della prima cittadina (insieme alla giunta) di impugnare al Tar l’ordinanza ha congelato il quadro che avrebbe dovuto portare a una definizione delle questioni. Il tutto e’ rimandato ai primi giorni della settimana prossima quando Zingaretti, dopo avere letto la relazione del direttore regionale dell’area rifiuti, Flaminia Tosini, sui punti non rispettati dell’ordinanza e dopo avere capito se Roma Capitale avra’ depositato il ricorso al Tar, decidera’ se nominare un soggetto attuatore o concedere un’ultima chance di dialogo alla Raggi.

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