Ama, Zaghis: risanamento da 500 mln non dovuto nè scontato

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Roma – Oltre mezzo miliardo di euro. A tanto ammontano gli investimenti di Roma Capitale nella complessiva opera di risanamento e rilancio di Ama. L’amministratore unico della municipalizzata, Stefano Zaghis, ha spiegato cosi’ i numeri: “E’ un’operazione complessiva da oltre mezzo miliardo di euro piu’ gli eventuali investimenti che saranno fatti dal socio”. Che innanzitutto ha messo 256 milioni di euro tra ricapitalizzazione (50), finanziamento soci (100) e rinuncia a crediti (106).

“Un risanamento non dovuto ne’ scontato. La situazione in cui ho trovato l’azienda nell’ottobre del 2019, quando sono stato nominato, e’ stata il frutto di una scelta strategica sbagliata, fatta nel 2003 dal Comune insieme ad Ama, di affidare alla societa’ la riscossione della Tari senza darle la possibilita’ di dotarsi delle competenze necessarie.”

“Questo ha causato un buco da 617 milioni in sei anni, che ha comportato la necessita’ di un piano di risanamento nel 2008 che a sua volta ha portato Ama e Roma capitale a mettere soldi per coprire questo debito, che verra’ chiuso a dicembre col pagamento ultima rata finanziamento, e non per impianti e mezzi. Questo ha impoverito l’azienda per 15 anni”.

Ora pero’ “questa azienda e’ sana e puo’ investire 340 milioni di euro del piano che per il 50% abbiamo gia’ fatto messo a tera con gare per 178 milioni. Di queste, 25 milioni gia’ sono stati investiti nel 2020 e altri 82 nel 2021 rispettando il piano che prevede 100 milioni di investimenti nel biennio 2020/21, altri 70 saranno messi a terra nel 2022. Per quanto riguarda gli altri 170 milioni sulla parte impiantistica, saranno completati tra il 2023 e il 2024”.

Quanto invece alla ripatrimonializzaizone di Ama da parte del Campidoglio “ci ha permesso di recuperare altri 100 milioni sulla parte dei crediti inesigibili, che porta Ama ad avere 102 milioni in piu’ rispetto a una svalutazione di 102 milioni”, ha concluso Zaghis.

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