Ana-Ugl: sconcerto per sentenze Tar su ambulanti, torniamo in piazza

Più informazioni su

Roma – “L’Ana-Ugl esprime sconcerto e grande preoccupazione per le conseguenze delle sentenze del Tar del Lazio con le quali sono stati rigettati i ricorsi degli ambulanti e delle Associazioni che chiedevano l’annullamento delle decisioni della precedente Amministrazione comunale per la non applicazione dei bandi sulle circa 18mila concessioni di cui sono titolari i 12mila ambulanti che svolgono la loro attività nei mercati giornalieri e saltuari, nelle rotazioni, nei posteggi fissi e nelle fiere”.

È quanto si legge in una nota congiunta del presidente nazionale Ivano Zonetti, del segretario Nazionale Marrigo Rosato e del vicepresidente nazionale e portavoce Angelo Pavoncello di Ana-Ugl (Associazione Nazionale Ambulanti).

“Innanzitutto, va ricordato che le sentenze potevano anche essere evitate se la nuova Amministrazione comunale avesse accolto il nostro invito a ritirare in autotutela gli atti (atti della precedente amministrazione) per fare cessare la materia del contendere.”

“Il diritto al rinnovo delle concessioni di dodici anni – stabilito da leggi nazionali e regionali – non è stato un regalo della politica a dei privilegiati ma una conquista delle associazioni ‘No Bolkestein’ di tutta l’Italia e di Roma che hanno fatto capire alle istituzioni il pericolo e il grave impatto sociale che avrebbe prodotto la direttiva Bolkestein sugli ambulanti”.

Per queste motivazioni, si legge poi nella nota, “nel riaffermare le nostre ragioni, Ana-Ugl si rivolge a tutte le Associazioni di Roma a ritornare scendere in piazza e chiedere agli ambulanti di non rassegnarsi alle decisioni del Tar. Gli ambulanti sono preoccupati per il loro futuro, nel mentre la pandemia sta devastando già il loro presente.”

“Oggi è il tempo dell’unità per chiedere con forza alla Amministrazione Comunale di recedere dalla insensata decisione di non annullare gli atti che rischia di travolgere gli ambulanti di tutta l’Italia. Promuoveremo appello al Consiglio di Stato contro le Sentenze del Tar perché infondate e sbagliate”.

E ancora: “Chiediamo infine a tutte le forze politiche di prendere coscienza della grave crisi degli ambulanti e della necessità di politiche che diano certezze di lavoro, contro la direttiva Bolkestein e per aiutarli a superare gli effetti causati dalla pandemia”. (Agenzia Dire)

Più informazioni su