Anbi: Roma minacciata da 400 frane, appello a candidati sindaco

Roma – “Roma è la capitale più a rischio idrogeologico in Europa, minacciata da circa 400 frane: ad esserne interessati sono un migliaio di ettari, su cui vivono oltre 400.000 abitanti”. A rilanciare il tema per i prossimi giorni di campagna elettorale è Massimo Gargano, direttore generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi), che propone, anche per la Capitale, quanto già in essere, con generale soddisfazione a Firenze e a Milano.

“In queste due città- spiega- è stata valorizzata la funzione di autogoverno del territorio, svolta dai locali Consorzi di bonifica, affidando loro l’assetto idraulico di importanti aste idriche urbane, quali il fiume Arno a Firenze ed i Navigli a Milano.”

“Il risultato è stato non solo un’efficiente manutenzione degli alvei, ma il loro recupero come luoghi di fruizione sociale migliorando, ad esempio, la percorribilità delle sponde. Sono esperienze presenti anche in altre, numerose località e che saranno prime protagoniste della Settimana Nazionale della Bonifica dell’Irrigazione, che si terrà in tutta Italia dal 25 settembre al 3 ottobre prossimi.”

“Perché non fare altrettanto per i 700 chilometri di canali, che attraversano Roma e per il fiume Tevere, le cui acque oggi sono tornate salubri, grazie alla rete di depuratori, costruita negli anni? Grazie all’Autorità del Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale- ricorda il dg di Anbi- si stanno progettando i cosiddetti laghi della tranquillità a monte della città, pensati per trattenere 60 milioni di metri cubi d’acqua, prima che si riversino sul centro urbano”.

Gargano conclude, appellandosi a tutti i candidati sindaco: “Di fronte alla crisi climatica, è necessario che ciascuno faccia la propria parte, mettendo in campo le migliori risorse per non farsi dettare l’agenda dall’incedere di eventi calamitosi, già subiti anche da Roma e che annualmente comportano al Paese danni per più di 7 miliardi di euro, oltre all’incalcolabile tributo in vite umane”.