Aneis su Decreto liberalizzazioni

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    Cipriano: “Le modifiche promesse all’impianto del risarcimento diretto sono state cancellate dal DL, è l’ennesima dimostrazione della forza delle Compagnie assicuratrici”

     

     

    Con il Decreto legge sulle liberalizzazioni approvato dal CdM il 20 gennaio scorso, cambiano le regole anche per le Assicurazioni: le modifiche più significative riguardano la concorrenza, la repressione delle frodi e il risarcimento diretto con l’introduzione del risarcimento in forma specifica e gli sconti che verranno praticati a coloro che consentiranno l’ispezione del veicolo prima della stipula del contratto o l’istallazione della cosiddetta scatola nera che registra tutta l’attività del veicolo.

     

    “A parte le norme antifrode che mi trovano del tutto concorde, purché non utilizzate solo per ritardare volutamente i termini per la proposizione di congrua o motivata offerta e, a parte le norme studiate per impedire la contraffazione dei contrassegni e il loro controllo anche a distanza, le promesse sostanziali modifiche all’impianto del risarcimento diretto, da sempre ritenuto un fallimento e considerato del tutto inidoneo a ridurre il costo delle polizze r.c.a., sono sparite dal DL approvato dal CdM, ennesima dimostrazione della forza delle Compagnie assicuratrici – dichiara Luigi Cipriano, Presidente ANEIS – Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale. Nella relazione illustrativa del Decreto – continua Cipriano – era stata annunciata la soppressione del secondo periodo dell’art. 149 del codice delle assicurazioni private, eliminando la procedura del risarcimento diretto del danno subito dal conducente non responsabile, al contrario il Decreto introduce solo la possibilità per le Compagnie di offrire, per il danno alle cose, il risarcimento in forma specifica e, se ciò non dovesse essere accettato dal danneggiato, il risarcimento per equivalente è ridotto del 30%. Mi auguro – conclude  Cipriano – che in sede di conversione il secondo periodo dell’art.149 comma 1° venga soppresso, altrimenti la tanto decantata manovra per ridurre i premi assicurativi resterà senza effetto e i premi non diminuiranno”.

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