Anzaldi: problemi Regione Lazio con strutture private preoccupano

Roma – “La situazione sanitaria nel nostro Paese desta grande preoccupazione, lo leggiamo nelle cronache di tutti i giornali: ospedali al limite del collasso; assenza di medici, anestesisti, infermieri; pazienti ordinari lasciati senza cure; ambulanze utilizzate per ore come letti di ricovero perche’ quelli ospedalieri sono pieni.”

“Uno scenario che fa capire quanto sarebbe stato necessario accedere subito, 6 mesi fa, ai fondi del Mes per un investimento immediato da 36 miliardi di euro sull’intero sistema sanitario.”

“Prendiamo l’esempio del Lazio, dove provoca apprensione e inquietudine anche la mancanza di sostegno dalle istituzioni alle strutture ospedaliere e sanitarie private”. Lo scrive il deputato di Italia Viva, Michele Anzaldi, in un intervento su Huffington Post.

“Si registrano assenze e ritardi- prosegue Anzaldi- dalla Regione Lazio, stando alle comunicazioni che riceviamo, mentre sarebbe opportuno che ci fosse un maggiore impegno, per evitare danni irreparabili ai cittadini.”

“Pensiamo al caso di un ospedale di eccellenza mondiale come il Gemelli: oggi apprendiamo dalle pagine della ‘Stampa’ che la struttura rischia addirittura il default, perche’ lo stop ai pazienti ordinari sta creando un buco economico enorme, e il direttore generale della Fondazione Policlinico Gemelli, Marco Elefanti, e’ costretto a lanciare un appello al governo.”

“Le strutture pubbliche, infatti, in questa situazione di emergenza e di sospensione delle attivita’ ordinarie vedono comunque i loro debiti ripianati, mentre i privati no.”

“Perche’ su questo non intervengono subito la Regione e le istituzioni governative? Davvero vogliamo far fallire un’eccellenza della sanita’ italiana, schierata dal primo minuto in prima fila nella lotta al covid, anche con la creazione del covid hospital Columbus? Pensiamo quanto sarebbe ancora piu’ difficile la lotta al coronavirus a Roma se non ci fosse il Gemelli”.

Continua Anzaldi: “Un altro grido di allarme arriva dalla Fondazione Villa Maraini, attiva da sempre nell’assistenza a persone tossicodipendenze e nella lotta alla droga.”

“La Fondazione ha inoltrato ai parlamentari eletti a Roma le lettere mandate alla Regione Lazio, e rimaste senza risposta, con le quali da mesi chiede un contatto e un canale di comunicazione.”

“Sembra che ci sia un totale disinteresse della Regione alle richieste di Villa Maraini. Come e’ possibile? Perche’ nessun dirigente risponde? È doveroso che le risposte arrivino.”

“Ritardi e inefficienze li hanno visti tutti i cittadini, nel Lazio e in tutta Italia: dalle file da 8 ore ai drive-in alle lunghe attese in ambulanza per i pazienti covid, alle autorizzazioni ai laboratori privati per fare tamponi arrivate solo a ottobre inoltrato e solo dopo le proteste portate anche a livello parlamentare. Tutti ci rendiamo conto che la situazione e’ davvero critica, e’ opportuno quindi che l’impegno sia massimo”.