Apertura Maximo, Tar decide entro il 14 dicembre

Roma – I proprietari del centro commerciale Maximo ottengono una prima mezza vittoria in sede giuridica. Il Tar del Lazio, infatti, oggi ha accolto ricorso della Parsec 6 spa, la societa’ che gestisce il centro commerciale, con cui si chiedeva la sospensione di una serie di atti attraverso i quali il Comune di Roma, imputando le responsabilita’ agli stessi ricorrenti, annunciava la mancata concessione dei permessi ad aprire, necessari all’inaugurazione della nuova struttura, a causa della mancata realizzazione delle opere pubbliche accessorie.

A partire dalla nuova piazza pubblica. Nell’ordinanza del Tar, nello specifico, si legge che la seconda sezione bis del Tribunale amministrativo del Lazio “accoglie la domanda cautelare nei limiti e nei termini di cui la parte motiva e rinvia le parti per il proseguo del giudizio alla camera di consiglio del 14 dicembre 2020, con riserva di ogni altra decisione in rito, come nel merito e sulle spese anche della presente fase cautelare”.

Il ricorso e’ stato accolto sulla base di alcune considerazioni a partire dalla richiesta della societa’ di non imputabilita’ a carico della Parsec 6 per la mancata realizzazione della piazza. Secondo i ricorrenti, infatti, la mancata conclusione della piazza e di altre opere sarebbe da imputare alla societa’ partner Immobilidieci srl, la quale non avrebbe neanche realizzato parte dei parcheggi.

Parsec 6, dopo aver ricordato la conclusione dei lavori di sua competenza (il 60% della piazza) ha poi ricordato al Tar di “aver chiesto al Comune di Roma una rimodulazione delle fasi allo scopo di consentire la soggezione della certificazione di agibilita’ del centro commerciale, non avendo alcuno strumento per ottenere da Immobilidici il completamento dell’opera della parte di sua spettanza” ricevendo, pero’, risposte negative.

Il Tar, inoltre, ha ritenuto che “pur con riserva di ogni migliore valutazione nel proseguo appaia evidente come l’apertura del centro commerciale, nelle more dell’esecuzione della maggiore quota delle infrastrutture necessarie, comporti il minor sacrificio dei contrapposti interessi perche’ previene ragionevolmente possibile rilevanti istanze risarcitorie di notevole entita’” da parte dei 170 negozi sul punto di aprire, “lasciando al contempo del tutto impregiudicato l’effettivo completamento della convenzione”.

Ed ancora. Il Tar ha ritenuto che il conseguimento dell’apertura del centro commerciale, nelle more del completamento delle opere generali ancora ‘in fieri’, se unito ad adeguate garanzie procedimentali e finanziarie circa l’integrale assorbimento delle obbligazioni relative, si risolverebbe essenzialmente in nulla piu’ che in una inversione dei tempi di esecuzione e del cronoprogramma delle fasi della convenzione, circostanza quest’ultima del tutto compatibile con una misura cautelare”.

Parsec 6 si e’ impegnata ad assumere a proprio carico finanziario, tecnico e amministrativo la realizzazione integrale della piazza e delle opere e’ strettamente connessa. Il Tar, infine, stabilisce che Roma Capitale dovra’ adottare tempestivamente ogni provvedimento utile, anche nei confronti della Immobilidieci, per consentire a Parsec 6 di acquisire la disponibilita’ dell’area funzionale per completere le opere, attraverso l’immediata convocazione di una conferenza dei servizi. Il tutto entro 30 giorni.