Approvato nuovo regolamento consulta cittadini

Roma – Maggiore rappresentanza, più attenzione alle consulte municipali e rafforzamento del ruolo dell’assemblea interna. Con un generale snellimento delle norme che ne regolano il funzionamento al fine di garantire il suo scopo, ovvero verificare e stimolare, anche attraverso proposte, l’attività di Roma Capitale sul tema delle disabilità.

Queste alcune delle caratteristiche del nuovo regolamento della Consulta cittadina permanente per i diritti persone disabilità, approvato questo pomeriggio dall’Assemblea capitolina insieme alle linee guida per le consulte municipali. La nuova Consulta potrà essere partecipata dalle associazioni che chiederanno domanda di adesione all’assemblea interna e da singoli cittadini portatori di interesse.

“Il principio della rappresentanza, che era stato bandito dal precedente regolamento, torna in quello che abbiamo approvato- ha commentato in aula Nella Converti, per il Pd- Con il nuovo regolamento nascerà una consulta più efficace e rappresentativa.”

“Frutto del confronto anche con l’opposizione e organo condiviso con il mondo dell’associazionismo, contrariamente al progetto di delibera presentato dalla maggioranza M5s durante la scorsa consiliatura. Prima cittadini estratti a sorte avrebbero dovuto rappresentare migliaia di famiglie.”

“Cosa c’è di meno dignitoso e inclusivo di questo? I tuoi diritti rappresentati da qualcuno non scelto da te ma dal caso. Questo è ciò che abbiamo trovato e che abbiamo radicalmente cambiato. Inoltre introduciamo linee guida che lasciano spazio alle decisioni dei Municipi, coerentemente con il principio del decentramento”.

“Questo regolamento- ha aggiunto Erika Battaglia, un’altra delle firmatarie Dem della delibera- ci impegna a portare avanti un discorso serio sulla disabilità, nel nome di Petroselli, che fu il primo sindaco ad istituire la Consulta per la disabilità a Roma. Questo nuovo regolamento prevede un generale snellimento per l’Istituzione e linee guida per i Municipi.”

“Si rafforza il ruolo dell’assemblea e del direttivo cittadino. Ed è un testo che non squalifica le associazioni del terzo settore ed avvia anche un processo che arriverà all’istituzione di Osservatorio come quello Nazionale con la presenza di sindacati, cooperative, e mondo del volontariato. Quello di oggi, quindi, è solo il primo passo”.

Il consigliere di Fdi, Andrea De Priamo, poco dopo del voto finale ha confermato che “le proposte di Fdi sono state accolte. Si è fatto un lavoro di confronto. Votiamo favorevolmente”. La delibera è stata approvata a larga maggioranza con 33 voti favorevoli, (tra cui Pd, Fdi, Lega) su 41 presenti e 8 contrari (Azione e M5s).