Apre casa della legalità in Admiral Bingo in via Prenestina

Roma – Che quello del Gioco sia un settore delicato da monitorare ogni giorno e gestire al meglio per prevenire gioco minorile, illegalità e Disturbo da gioco d’azzardo patologico (DGA), lo sanno bene gli addetti ai lavori del Gioco Pubblico. In tutto il Paese tanto si muove per contrastare malaffare, corruzione e creare una rete di supporto ai soggetti ludopatici.

A dimostrazione di questo impegno, oggi, ha inaugurato la prima Casa della Legalità all’interno di uno spazio destinato al gioco pubblico. È la prima in tutta Italia e si trova all’Admiral Bingo di via Prenestina 654, tra Tor Sapienza e il Quarticciolo, a Roma. Un progetto nato per sostenere la lotta all’illegalità, per controllare l’età dei frequentatori e per individuare eventuali irregolarità.

“Per accedere alla sala- spiega alla Dire Matteo Marini, AD Admiral Gaming Network- ci si dovrà sottoporre ad un sistema di riconoscimento di elementi biometrici associati o ad un token o al riconoscimento digitale. La registrazione preventiva del giocatore consente di verificare che il soggetto non sia minorenne, non sia iscritto ad un registro di autoesclusione dal gioco oppure non sia segnalato dal Sistema Sanitario all’interno del registro di esclusione dal gioco. Si tratta dunque di una barriera reale sia contro il gioco minorile che contro i disturbi da gioco d’azzardo patologico”.

Questo innovativo sistema viene promosso a livello nazionale e regionale attraverso il ‘Manifesto per la cultura del Gioco legale’ dal coordinamento per il Gioco Pubblico nel Lazio ‘Alleati per la legalità’, di cui fanno parte Acadi – Confcommercio, Acmi e Astro (aderenti a Confindustria), Assotabaccai, Donne in Gioco, Egp – Fipe, Fit – Federazione Italiana Tabaccai, Sapar e Sts – Sindacato totoricevitori sportivi.

All’interno dell’Admiral Bingo di Via Prenestina è stato allestito anche un corner informativo: “Gli attori che ruotano intorno al settore del Gioco Pubblico del Lazio- si legge all’ingresso della Sala- le associazioni, i lavoratori, le istituzioni, le realtà del terzo settore possono scrivere, insieme, una pagina fatta di regole, sicurezza, sensibilizzazione, confronto, innovazione. Può essere un’occasione unica, un’alleanza per disegnare un nuovo modello”. (Agenzia Dire)