Arsial inaugura Food Lab: in autunno scuola con chef stellati

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Roma – Negli spazi del WeGil, hub culturale della Regione Lazio a Trastevere, sorgera’ il Food Lab, l’annunciata Accademia del Cibo Arsial che sara’ “la prima scuola pubblica di cucina in Italia”. Antonio Rosati, presidente dell’Agenzia Regionale, ha inaugurato oggi, assieme al governatore Nicola Zingaretti, e all’assessore Enrica Onorati, i nuovi spazi al quarto piano dell’edificio con 12 postazioni da cucina e aule per la didattica.

“Questo luogo- ha detto Rosati- servira’ per valorizzare le eccellenze enogastronomiche del Lazio, per formare e chiudere una filiera offrendo ai ragazzi che hanno gia’ studiato nelle scuole alberghiere e che ambiscono alla meravigliosa professione di cuoco o pasticcere o fornaio, la possibilita’ di migliorare le proprie conoscenze. Avremo- ha assicurato Rosati- degli insegnanti d’eccezione: i cuochi stellati del Lazio, i nostri ambasciatori, e dei giornalisti che conoscono la filiera del cibo per dare ai nostri giovani il meglio possibile”.

A oggi, non esiste un percorso di formazione post diploma per figure specializzate nel settore enogastronomico che sia pubblico e accessibile. Grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo, orientato alla promozione delle attivita’ volte a incrementare il lavoro giovanile, Arsial porta al WeGil la prima realta’ italiana di formazione pubblica di alte professionalita’ per il settore enogastronomico con docenti di altissimo livello e grande prestigio, tra cui gli chef stellati del Lazio. Come la chef Iside De Cesare del ristorante ‘La Parolina’ ad Acquapendente, presente oggi all’evento in qualita’ di ambasciatrice. Tra le figure coinvolte, anche divulgatori, giornalisti ed esperti del mondo del food.

“Pensiamo- ha spiegato Rosati- di organizzare da questo autunno, quando partira’ la scuola, un paio di moduli, uno la mattina e uno nel pomeriggio. Dovremo selezionare con un bando, o su base meritocratica, gli studenti migliori perche’ i posti sono limitati e abbiamo pensato di coinvolgere un giovane studente di design, attraverso un premio, per creare il marchio della nostra accademia che potremo poi offrire ai ristoranti o agli alberghi, a seconda dei criteri di qualita’ e di eccellenza. Cosi’, dopo la scuola, i giovani potranno fare stage nei locali con questo marchio, dietro cui ci saranno criteri rigorosissimi di qualita’. Vogliamo fare meglio di prima- ha concluso- e questa e’ una grande iniezione di ottimismo e fiducia”.

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