Asl Rm 5: Nuovo Ospedale Tiburtino, al via i lavori

Roma – “Il progetto del nuovo ospedale prevedera’ un alto livello di efficienza ed umanizzazione dove l’uomo sara’ posto al centro delle attivita’ da svolgere, verra’ realizzato infatti un ospedale ‘modello’ che costituira’ in tal senso uno dei piu’ importanti interventi attuati dalla sanita’ pubblica della Regione Lazio”.

Ieri mattina alle 8 l’escavatrice ha fatto ingresso nell’area sulla quale sara’ realizzato il Nuovo Ospedale Tiburtino, in corso di finanziamento da parte dalla Regione Lazio, che mettera’ al servizio della comunita’ 340 posti letto.

Le operazioni di perimetrazione sui terreni della ASL Roma 5 in via Cesurni a Tivoli Terme, dovrebbero terminare giovedi’ 12 novembre. Presenti il Direttore Generale, i tecnici e le Forze dell’Ordine che sono intervenute per garantire l’ordinato svolgimento dei lavori.

“Il nuovo Ospedale- spiega il Direttore generale della ASL Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito- sara’ il punto di riferimento del vastissimo territorio provinciale a est di Roma e nasce per dare una risposta equilibrata al fabbisogno di salute.”

“Il progetto sara’ improntato ai concetti fondamentali di flessibilita’ ed umanizzazione. Sara’ un ospedale ecosostenibile, flessibile, in grado di affrontare le sfide che oggi con drammaticita’ stanno investendo la Sanita’ mondiale.”

“Il progresso tecnologico e scientifico in atto ed in crescente evoluzione, il continuo cambiamento delle esigenze sanitarie e l’attuale attenzione ai temi della sostenibilita’, del comfort del benessere richiedono una visione strutturale, organizzativa e gestionale della complessa rete dei servizi socio-sanitari, nuova e dinamica che prendera’ corpo nell’Ospedale Tiburtino.”

“Un nuovo approccio alla progettazione dei luoghi della salute, in grado di favorire sinergie e relazioni non solo tra le diverse discipline ma anche tra le diverse funzioni di diagnosi, cura, ricerca e formazione che caratterizzano il sistema-sanità”.

La progettazione del nuovo sistema ospedaliero, continua Santonocito, “garantira’ l’integrazione dello stesso con il territorio e le sue funzioni. L’ospedale sara’ in grado di conciliare le complessita’ tecnologiche con la dimensione umana per offrire all’utenza ambienti idonei e accoglienti ma anche sicuri e per gli operatori”.

Ancora: “Lo abbiamo pensato come una piastra circolare – che allochera’ i servizi dell’emergenza – stretta come in un abbraccio dalla struttura di degenza e servizi, che a loro volta si svilupperanno secondo una precisa gradualita’ orizzontale in sintonia con l’intensita’ di cura prestata.”

“Una torre sara’ dedicata alle malattie infettivo diffusive ed ai sistemi di bio-contenimento. Ai piani inferiori piu’ accessibili, in logica di gradualita’ verticale, i servizi ambulatoriali e di accettazione”.